mercoledì, maggio 10, 2006

Dunque, su gentile richiesta di Diso, ecco qua un po' di materiale per farsi una idea chiara su cosa c'è veramente alla base dello scandalo-intercettazioni.






Cronologia essenziale:
Durante le indagini del processo-Agricola, vengono intercettati anche i dirigenti Juventini. gli inquirenti allora dividono le due inchieste, e intercettano i cellulari di Moggi, Giraudo e Pairetto per tre mesi (Luglio-Agosto-Settembre 2004), ipotizzando associazione a delinquere, frode sportiva, corruzione di pubblico ufficiale (Pairetto).

L'immensa mole di materiale archiviato viene vagliata per mesi, e alla fine il Procuratore Capo di Torino (la stessa procura di Guariniello, tanto per intenderci, quindi non certo una Procura "amica" della Juve) decide di archiviare tutto quanto.
Tanto per intenderci, per chi non è addentro alle questioni giuridiche: non è come una assoluzione in un'aula di tribunale, in cui il Giudice sente i motivi per cui dovrebbe condannare e quelli per cui dovrebbe assolvere, e poi decide; è molto di più: è lo stesso "accusatore" che riconosce di non avere elementi nemmeno per iniziare un processo.

tutto nasce da qua, dalla richiesta di archiviazione, che in un modo o nell'altro arriva ai giornali (e anche qua ci sarebbe da discutere, ma verrebbe troppo lunga); tutte le intercettazioni, tutto quello che si è detto e scritto in questi giorni, parte da qua. e già è ironico che giornali e giornalisti parlino di condanne quando il soggetto che dovrebbe far partire tutto riconosce che... non c'è niente, e nei termini che vedremo dopo.

nel frattempo ci sono altre due indagini ancora in corso a Napoli e Roma sugli stessi argomenti, e con intercettazioni più ampie (sia nel tempo, perchè si estendono a tutto il 2005, sia nei soggetti, perchè intercettano non solo Moggi e Giraudo, ma dirigenti di svariate squadre di A): di queste dovrebbe essere comunicato qualcosa di ufficiale, si dice, attorno al 15 Maggio, ma sino ad allora sono coperte dal segreto istruttorio e quindi non se sa NIENTE: gli unici elementi di fatto sono quelli che provengono dalla richiesta di archiviazione, che è quindi al momento l'UNICA fonte attendibile.

La si può leggere qua, ma nel frattempo vi posto alcuni estratti:

[in riferimento alla durata delle intercettazioni e all'accusa di associazione per delinquere]

Per quanto riguarda la causale della chiusura delle intercettazioni, essa è dipesa dalla mancata concessione da parte del GIP di ulteriori proroghe richieste dal PM.
[il Giudice motiva così la sua decisione di non concedere ulteriori proroghe per le intercettazioni]
"... rilevato che dalle operazioni di intercettazione sin qui intercorse sulle utenze sopra indicate non sono emersi elementi di tale utilità all'accertamento della originaria ipotesi accusatoria da far ritenere la prosecuzione delle predette intercettazioni indispensabile ai fini delle indagini"
[il PM commenta]
Dopo tale provvedimento di rigetto da parte del GIP di ulteriori proroghe di intercettazioni delle utenze cellulari del MOGGI, sempre in data 8.9.04 veniva richiesta dal PM la intercettazione sia di quelle utenze cellulari utilizzate dal MOGGI, di cui come si è detto poc'anzi lo stesso giorno il GIP aveva negato la proroga, sia di altre utenze in uso al MOGGI, sia di alcune utenze sia fisse che cellulari in uso a GIRAUDO Antonio e a PAIRETTO Pierluigi Il reato per cui le intercettazioni venivano richieste era l'associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di più reati di frode sportiva:
-Con provvedimento in data 9.9.04, il GIP respingeva la richiesta di intercettazione per insufficienza indiziaria in ordine alla sussistenza dell'ipotizzato reato di associazione per delinquere.
[...]
Ma soprattutto in motivazione il GIP si soffermava sulla reale valenza indiziaria degli indizi del reato di cui all'art.416 c. p., ritenuti privi non solo del carattere della gravità ma anche di quello della sufficienza (... ma soprattutto non possono ritenersi sussistenti sufficienti indizi in ordine al reato di associazione per delinquere.."), e ciò per mancanza di pressoché tutti gli elementi costitutivi della fattispecie
-----------------------------COMMENTO:
e uno: l'associazione a delinquere, in quelle intecercettazioni, NON
C'E'. mancano "pressoché tutti gli elementi costitutivi della fattispecie. punto.

[abbiamo visto che l'associazione a delinquere non c'è: e la corruzione di pubblico ufficiale?]
-Il giorno successivo,10.9.04, venivano dal PM richieste le stesse
intercettazioni, fondate sulle medesime conversazioni intercettate ed
indicate nella richiesta in data 8.9.04 (quindi esposte in sintesi
poc'anzi, e sui cui quindi più non si ritorna), ma con una diversa
qualificazione giuridica dei fatti: ossia ipotizzando la qualifica di
pubblico ufficiale del PAIRETTO e quindi ritenendo sussistente la
corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio
-In data 27.9.04 veniva chiesta la proroga del primo consistente
gruppo di utenze di cui era stata disposta l'intercettazione per
corruzione
-La richiesta veniva respinta dal GIP sotto il profilo della mancanza
dei gravi indizi di sussistenza del reato di corruzione,
sottolinenandosi nel provvedimento in data 27.9.04 che "alla luce
degli esiti delle intercettazioni telefoniche sin qui disposte e
svoltesi su un considerevole numero di utenze telefoniche in uso agli
indagati, il quadro indiziario sulla cui base era stato emesso il
provvedimento autorizzativo pare essersi indebolito", non ravvisando
il Giudice (per le ragioni che più avanti si vedranno) alcuna
significativa rilevanza probatoria agli episodi cui sopra si accennava
emersi nei primi 15 giorni di intercettazione per corruzione (anzi, si
potrebbe dire assumendo gli stessi una valenza in senso contrario alla
ipotesi di reato per cui procedeva, tale cioè da indebolire il quadro
indiziario emerso sino a quel momento)

-----------------------------COMMENTO:
nota bene: non solo le intercettazioni non lasciano intendere nessun
elemento di corruzione, ma PIU' SI VA AVANTI A LEGGERLE E PIU'
L'IPOTESI STESSA SI INDEBOLISCE!!!
ci rendiamo conto?

[sulle "designazioni pilotate" degli arbitri europei]
-Le designazioni vengono effettuate dalla Commissione arbitrale UEFA
e, a differenza di quanto avviene per le partite del campionato
italiano (sulle quali, vedi infra), si tratta di designazioni del
tutto discrezionali, nel senso che i designatori non effettuano alcun
sorteggio. Della commissione, di cui PAIRETTO è vice-presidente mentre
presidente è un tedesco, fanno peraltro parte più commissari, di
nazionalità diverse, essendo PAIRETTO il rappresentante italiano.
-Quindi, salvo ipotizzare che PAIRETTO sia riuscito "di fatto" a far
prevalere la sua volontà in ordine alla designazione di un arbitro
"compiacente" per la Juventus a tutti gli altri commissari, pare
alquanto limitata per tali partite la possibilità del PAIRETTO di
pilotare le designazioni arbitrali, in violazione ai propri doveri di
imparzialità e correttezza, verso un ben determinato arbitro.
-Dialogo quindi da cui si desume, da un lato, che l'arbitro non era
stato previamente "individuato" dal PAIRETTO previa intesa con MOGGI,
e dall'altro che le rassicurazioni circa la "bontà" dell'arbitro
fornite dal PAIRETTO in questa occasione non attengono al fatto che si
tratti di un arbitro "compiacente" per la Juventus, ma più
semplicemente che trattasi di arbitro di elevata professionalità (non
altrimenti potendosi interpretare la frase "è uno dei primi")

[qui è sin troppo chiaro, non servono nemmeno commenti: leggendo le intercettazioni si vede che Moggi si lamenta dell'arbitro dell'andata contro il Djurgarden, e chiede che Pairetto faccia pressioni affinchè quello del ritorno sia migiore: però
a- Pairetto in realtà non designa nessuno a livello internazionale, lui è lì come rappresentante dell'Italia e quindi dice la sua, ma gli arbitri li decidono altri...
b- ed infatti non viene designato, per il ritorno, l'arbitro "preferito" da Moggi (Cardozo) bensì un altro che "gli sta sul cazzo" (Graheme Poll). quindi non c'è designazione pilotata, non c'è niente di niente.]

[più in generale, sul discorso della corruzione, il PM spiega che perchè ci sia corruzione non basta l'apparenza, ci vuole anche qualche indizio di un PAGAMENTO, sotto qualunque forma. e viene fuori che]
-E, comunque, decisivo è il rilievo che in seguito a tale dialogo, e
più in generale in tutto il corso delle intercettazioni(che, come
ricordato in premessa, sono state decisamente "intense", riguardando
una molteplicità di utenze in uso agli indagati e per un periodo
significativo di tempo), non è mai stato registrato alcun accenno al
fatto che i vertici dirigenziali della Juventus abbiano corrisposto
somme di denaro o altre utilità a PAIRETTO.
insomma, vengono intercettati SEMPRE, dicono di tutto, ma non si parla MAI di compensi... tranne che in una occasione... o forse no?
-In effetti, vi è una sola occasione in cui MOGGI si adopera su
richiesta di PAIRETTO per procurare un bene materiale, di rilevante
valore economico, ossia una automobile Maserati, ma le numerose
intercettazioni che riguardano tale episodio consentono di
ricostruirlo in modo del tutto chiaro, ed al contempo di escludere che
tale automobile sia stata direttamente consegnata al PAIRETTO e più in
generale che il MOGGI abbia consentito al PAIRETTO o a terzi di
conseguire un beneficio economico.
-In conclusione, quindi, non può che aderirsi alla valutazione già
espressa dal Giudice sulla inidoneità degli elementi di prova
acquisiti in ordine alla sussistenza del reato di corruzione: "...
l'ipotesi accusatoria che aveva legittimato l'adozione del
provvedimento autorizzativo con riferimento alla possibile sussistenza
della promessa di denaro o altra utilità, non ha trovato alcun
riscontro, non potendosi ritenere tale il presunto intervento da parte
di MOGGI per anticipare la consegna di una autovettura Maserati
destinata a conoscenti di PAIRETTO (autovettura regolarmente pagata
dagli acquirenti) e non essendo emersi altri colloqui rilevanti in tal
senso.." (così, testualmente, il GIP nel provvedimento 27.9.04 di
rigetto della proroga delle intercettazioni).
-----------------------------COMMENTO:
questa parte è molto importante, perchè permette di fare una prima, netta scrematura tra i giornalisti che hanno detto la verità e i giornalisti che stanno dicendo il falso: quante volte avete sentito dire che in una intercettazione Moggi "promette una Maserati a Pairetto"?
Bene, non è successo niente di tutto questo: come dice il PM, Pairetto chiede a Moggi un aiuto per "saltare" la lista d'attesa... ma dalle indagini è emerso che quella macchina Pairetto se l'è presa e se l'è pagata!!! nessuna macchina regalata. nessuna promessa di denaro.
mi verrebbe da dire: niente di diverso da quando Fabio chiede a Belme se gli trova una macchina. niente. niente.

[ricapitolando: associazione a delinquere, no. corruzione, no.
e la frode sportiva,? dei tre è il reato più "facile" da imputare a Moggi, perché basta poco e niente per "attivarlo"; di conseguenza, questa è forse la parte più interessante]:
-Perché si possa ritener sussistente il reato, perché si possa parlare
di alterazione del corretto svolgimento di una partita di calcio, non
è sufficiente la prova che sia stato scelto da PAIRETTO per una
partita della Juventus un arbitro (o un assistente) in modo
fraudolento, ossia aggirando le metodologie dei sorteggi, ma va anche
provato che quell'arbitro (o quell'assistente) è stato scelto perché
era disponibile volutamente ad alterare il risultato (ad esempio
consapevolmente essendo disponibile a concedere a favore della
Juventus un rigore che sa esser inesistente; o, nel caso
dell'assistente, ad esempio consapevolmente essendo disponibile a
segnalare all'arbitro in caso di goal di squadra avversaria della
Juventus un fuorigioco inesistente), indipendentemente poi dal fatto
che il risultato sia stato effettivamente alterato
-data la presenza di un notaio e di un giornalista (mai lo stesso per
ogni sorteggio) pare fortemente improbabile, se non del tutto
inverosimile, ritenere che i sorteggi fossero "truccati": ciò, si
ripete, per le stesse modalità con cui tali sorteggi avvengono, e
anche a prescindere sia dalla assenza di qualsivoglia riferimento in
tal senso emergente dalle intercettazioni sia da quanto dichiarato dai
testi FAZI e MARTINO in ordine alla regolarità dei sorteggi, per
quanto da loro direttamente osservato essendo gli stessi - come si è
ricordato - presenti durante la fase dei sorteggi.
-ncora, la possibilità per l'indagato PAIRETTO di alterare il
risultato delle partite scegliendo per le fasce di partite in cui
giocava la Juventus (logicamente, anche qui, facendo prevalere la sua
volontà su quella del co-designatore BERGAMO o di intesa con
quest'ultimo) esclusivamente arbitri compiacenti, pare analogamente
alquanto improbabile, atteso che il numero di arbitri abbinato alle
fasce di partite in cui ha giocato la Juventus è piuttosto elevato.

[e già qui è chiaro. ma ATTENZIONE, PERCHE' ORA ARRIVA LA PARTE PIU' INTERESSANTE:]

-Sotto questo profilo, pare allo scrivente che in tutta l'imponente
massa delle conversazioni intercettate emerga in verità un
atteggiamento integrante una sorta di "presunzione" o "complesso di
superiorità" che potrebbe suonare così: "noi siamo i più bravi, i più
forti, i più belli, i più tutto: ergo, non abbiamo bisogno di arbitri
compiacenti o di favori, ma solo di arbitri bravi, onesti e corretti,
che arbitrino secondo le regole... E così vinceremo". Ed in effetti
tutte le osservazioni, i commenti, le indicazioni (per le partite
amichevoli), i suggerimenti riguardanti gli arbitri sembrano porsi
sempre nell'ottica della ricerca dell'arbitro migliore per le partite
della Juve, dell'arbitro cioè che meglio garantisca il regolare
andamento ed il regolare esito della competizione sportiva.

In conclusione, quindi, e si ripete a prescindere da quanto dichiarato
dai testi FAZI e MARTINO che hanno riferito di nulla sapere in ordine
a eventuali designazioni di arbitri finalizzate a favorire la
Juventus, dalla oggettiva analisi della documentazione non solo non si
trae conferma alla iniziale ipotesi investigativa, ma al contrario si
traggono elementi probatori di segno opposto, indicativi della assenza
di irregolarità e di forme più o meno mascherate di designazioni
arbitrali pilotate da parte del PAIRETTO .
------------------------------------COMMENTO
insomma, non solo da tutta la massa delle intercettazioni non si
ravvisano elementi tali da ritenere colpevole Moggi, ma la verità è
ESATTAMENTE IL CONTRARIO: più si leggono le intercettazioni e PIU'
VIENE IN EVIDENZA LA REGOLARITA' DI TUTTA LA VICENDA.
non solo non ci sono prove per "inchiodare" Pairetto e Moggi, ma le prove che ci sono LI SCAGIONANO.