giovedì, febbraio 22, 2007

Non voglio esprimere un parere sulla caduta del governo(anche perchè sono ancora sotto i postumi della sbronza di festeggiamento,non sarei obiettivo)...però mi fa sorridere questa news:

"Per me l'espulsione di Franco Turigliatto e' francamente inevitabile". Lo ha detto il ministro della Soidarieta' sociale, Paolo Ferrero, parlando con i giornalisti al Senato, a proposito del senatore del Prc che non ha votato a favore delle comunicazioni di Massimo D'Alema sulla politica estera del governo.

Ah....proprio il ministro della solidarietà sociale....com'è solidale....

3 Comments:

At 1:27 PM, febbraio 22, 2007, Blogger Diso said...

stranamente sono della tua stessa idea,votare per seguire una linea di partito e non secondo proprio ideale,non l'ho mai considerato giusto..anche quando accadeva dalla nostra parte.Casini può essere una soluzione..una specie di grossa coalizione dove Casini si propone come traghettatore e mediatore.Meglio che le elezioni anticipate di sicuro...però,che sia un governo di vera maggioranza,piuttosto più centrista...e capace di dialogare con le parti,non si può essere schiavi di una minoranza,non è nell'interesse del paese e non è democratico

 
At 3:01 PM, febbraio 22, 2007, Blogger FletcherLynd said...

a proposito della caduta del Governo, è d'obbligo riportare il testo del sms inviatomi ieri in serata dall'esimio politologo Paolo Parodi in arte P.A.S.

"TURNA LA BALENA BIANCA, PRODI BIS BALNEARE CON L'APPOGGIO DELL'UDC".

che mi sembra una analisi, come sempre, lucida ed impeccabile.

io dico che il concetto "se ci si accorge che per governare ci vogliono i senatori a vita è meglio andare a casa" è sacrosanto, però lo si sapeva dal primo minuto di legislatura che le cose stavano così... a quel punto (e mi riferisco ovviamente all'estrema sinistra della maggioranza) o non si inizia nemmeno con il nuovo Governo e si va a votare subito, oppure se decidi di partire lo stesso ti devi assumere le tue responsabilità e stare col Governo fino in fondo... non è che la prima volta in cui devi votare qualche provvedimento turandoti il naso fai saltare tutta la baracca!

è la solita vecchia storia della politica italiana, in cui i tuoi "alleati" sono in realtà i tuoi peggiori nemici (vedi Lega e scudocrociati per il Polo e rifondaroli & c. per l'Ulivo)... in un contesto del genere è inevitabile che ritornino la Balena Bianca, il Grande Centro, i morti viventi insomma.

mi immagino a breve Casini, Rutelli, Follini Mastella & c. che si presentano in Parlamento con le maschere tipo point break, ma anziché ex presidenti hanno le maschere di Forlani, De Mita, Cirino Pomicino e compagnia cantante...

e noi paghiamo!!!

 
At 2:20 PM, febbraio 23, 2007, Blogger Diso said...

CRISI DI GOVERNO
Il 'traditore' Fernando Rossi
preso a cazzotti sul treno
Ieri sera sull'Eurostar Roma-Milano il 'traditore' è stato affrontato dal segretario regionale toscano dei Comunisti italiani
L'SMS "Dì a Rossi cosa pensi di lui"


Roma, 23 febbraio 2007 - La crisi di governo finisce a cazzotti. Ieri sera, sull'Eurostar Roma-Milano delle ore 18.30, si sono affrontati il senatore Fernando Rossi, già dei Comunisti Italiani e il segretario regionale toscano dei Comuinisti Italiani, Nino Frosini.

Non partecipando al voto in Senato, Rosi aveva contribuito ad affondare il Governo Prodi. Sul treno, il caso ha voluto che sia lui sia Frosini fossero vicini di posto. Frosini era accompagnato da un amico e da una donna.

Quando ha visto Rossi, ha sbottato: "Andiamo via che io con questo non voglio stare". E Rossi: "Ma dai, vieni qui, non fare il coglione., Che ti sie bevuto il cervello pure tu?". Frosini: "Pezzo di merda, non mi rivolgere la parola, ti dovresti vergognare, vuoi rimandare su Berlusconi?".
Rossi: "Ma cosa cazzo dici, imbecille?". A questo punto, secondo Rossi, Frosini gliha puntato il dito contor l'occhio e poi gliel'ha infilato nell'orecchio prima di sferrargli un pugno in testa. Secondo Frosini, non è vero.
"Macchè cazzottone in faccia. Sì, è vero, l'hop colpito. Ma gli ho dato una manata e l'ho preso al naso con il dorso dell'indice. Tutto qui".

Frosini in passato ha praticato la boxe. Rossi ha raccontato che, uscendo da Palazzo Chigi, il segretario dei Comunisti Italiani, Luigi Diliberto avrebbe detto a Bruno De Vita, della Lista consumatori, il nuovo partito di Rossi: abbiamo cominciato a fargli capire la lezione. È un fatto gravissimo. Prodi deve pretendere dal segretario del Pdci una presa di posizione».
Diliberto smentisce: «Ho detto purtroppo è vero ma non ho giustificato in alcun modo. Deploro ogni forma di violenza, ma l’esasperazione alimentata dal comportamento di Rossi e dal tradimento del mandato elettorale se non giustifica aiuta a comprendere l'arrabbiatura dei nostri compagni».

Dopo lo scontro sul treno Rossi e Frosini si sono separati. Il segretario del Pdci toscano è sceso a Firenze. Rossi ha proseguito fino a Ferrara. "Non sporgerò denuncia, non ho aver paura perché posso camminare a testa alta». Frosini: «Non sono pentito di avergli detto che non voglio il suo saluto e non sono pentito di averlo colpito perché non gli ho tirato un cazzotto. Non c’era violenza ».

 

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