martedì, aprile 17, 2007

"Ma paesano DI CHI?"

Sottotitolo: i veri cazzari riescono a festeggiare un compleanno a
prescindere da qualsiasi avversità.

Se il destino cinico e baro, con le fattezze di ispettori del Ministero
delle Finanze, non ci avesse messo lo zampino, saremmo qua a raccontare di brutti personaggi che, per festeggiare il mio compleanno, sarebbero finiti a gonfiarsi come Voltron, rotolando e grufolando in discoteca come scrofe nel porcile, e invece la serata ha preso un andamento del tutto diverso... ma andiamo con ordine.


La data è sabato 14 Aprile; la ricorrenza, come detto, è il mio compleanno; la location non è la classica festa a Celle (visto che l'ultima solo per pochissimo non si è conclusa con un triplice sacrificio umano), bensì una serata organizzata all'Orizzonte, becera discoteca rivierasca dell'esotica località di Invrea Plans, che prevede pacchiana prenotazione di pacchiano tavolo e pacchianissimo bottiglione di champagne fatto con il bicarbonato, secondo l'insegnamento del mai dimenticato Calboni all'Ippopotamo nel Secondo Tragico Fantozzi.

Si parte da Montano Square con un gruppone folto, ben assortito e infighettato come si addice all'occasione, suddiviso in varie macchine:
nella Oscuro-Mobile un assatanato Belme, io e Johnny from Sicily; nella Gheppa-Mobile the Gheppa, THE FOMES e the Lantero; nella Marchese-Mobile Fabio, la Lau e il loro figlio adottivo Mariano "Mary One" Passeri, per una volta solo e non accompagnato dall'onanista di fama mondiale Ruben "The Talisman"; nella James-Mobile il suo proprietario, la Chiara (che sfoggia un paio di violentissimi stivali che non avrebbero sfigurato addosso a qualche personaggio di Ombre Rosse) e la Giò. Diso è dei nostri ma con mezzi propri, e infatti si bulla, con la giusta dose di arroganza, per la moto nuova di pacca, un onesto TRANS-ALP (che, come tutti saprete, significa letteralmente "contadino valdostano incerto sulla propria identità sessuale").
Il Gigo, invece, inizierà la serata trattenuto da superiori impegni familiari, ma ci raggiungerà nel prosieguo.

La prima tappa, obbligata, è l'autogrill: c'è chi mangia, chi beve, chi piglia il caffè, chi cerca disperatamente dei superalcolici senza ricordarsi che all'autogrill non ne vendono da anni, chi legge riviste BORNO per tirarsi su.

Seconda tappa, Invidia a Varazze per il preserata: entusiasmo alle stelle, grasse risate ed un paio di scene imbarazzanti che coinvolgono una cameriera che "ha un culo che scoreggia Beethoven" (Siculo cit); prima prende 13 ordinazioni appoggiandosi con i suoi organi riproduttivi su Diso, che ovviamente va in crisi ormonale pesante, e appena la vede allontanarsi sfoggia una citazione di Hannibal Lecter: "sento l'odore della tua fica!!!".
Una immagine che non avremmo mai voluto vedere.

Poco dopo la portatrice sana di chiappe ritorna, e il damerino Passeri, dall'alto del suo completo scuro e capello gellato, si fa avanti con una richiesta precisa:
"io prendo una pina colada, strong"...
nel caos generale questa sente solo "stron..." e si imbizzarrisce:
-scusa, cosa hai detto?
-NO NO, ho detto strong! "forte"! in inglese!

D'altronde non si ottiene l'ambito titolo di "albero da brutte figure" per caso.
Nel frattempo è arrivato il Gigo, che subito tenta di approfittare della Giò, e dopo un paio di brindisi si parte per l'Horizon con grande gagliardìa.
Belme è pieno di ormoni come un ovetto Kinder, e SALTA letteralmente mentre cammina, improvvisando anche qualche passo alla Frèd Astèr...

Arrivati all'Orizzonte, la macchina di testa in cui mi trovo ha subito uno scambio di battute con il parcheggiatore, che si esprime in una oscura lingua morta priva di vocali, un misto tra DiPietro, Cattivik e gli sms di FDM:
"av't la prnotazioun? dimm'o'nomm! mmm, vdiam', ndrnpl [praticamente anziché il mio cognome pronuncia il mio codice fiscale]... ok, vabb'n, vai pure ggiù ch'cc'e' nu post' p'a macchana".

Dopo questo affascinante viaggio nel mondo dell'analfabetismo, parcheggiamo, posiamo le giacche nella suddetta MACCHANA, e... accade il disastro, o quantomeno un antipasto: due esemplari del curioso animale noto come "cafuzzo", con le loro mute da accoppiamento primaverili,
vengono verso di noi anziché verso il locale, e ci dicono "oh ragazzi, tornate indietro che è meglio, c'è la polizia dentro e non vi faranno entrare"... noi pensiamo subito che questi vogliano fare gli spiritosi, e li prendiamo a male parole... poveracci, invece erano sinceri e volevano fare una buona azione!

Arrivati all'ingresso, infatti, ci rendiamo conto della portata della tragedia: c'è un blitz dell'Agenzia delle Entrate dentro il locale, non si balla né si vendono alcolici. Al primo orrendo butterato che sta all'ingresso provo a chiedere se, visto che abbiamo il tavolo prenotato, può farci entrare lo stesso, e lui, con un umorismo che non
gli avrei riconosciuto, risponde "guarda, io vi faccio entrare, ma poi voi senza musica e senza bar che fate? aiutate la finanza a fare i conti?".
Ammettendo la solidità del ragionamento me ne torno dagli altri, per discutere il da farsi.

Da questo momento la situazione inizia a farsi caotica: mentre i cafuzzi attorno a noi sciamano mestamente verso le loro luride tane, noi cerchiamo di mettere d'accordo le tragiche proposte di 14 diverse persone, complicando il tutto con il tentativo di armonizzare i programmi con la Branco-mobile, che sta arrivando in quei minuti e si tiene in contatto mediante teleconferenza con la Laura, nonché con un altro gruppetto che ci regalerà le massime gioie, guidato da una simpatica ragazza di Sampierdarena che menzioneremo, per rispettarne la privacy, mascherandone il nome elettronicamente: la chiameremo Gu_a.
Anzi no, si capisce troppo...
Facciamo G_ia!

Ecco, proprio mentre siamo accampati vicino al parcheggiatore a decidere il da farsi, la giuovane G_ia compare sulla scena.
E' accompagnata dal suo tipo, "Brizzolo" (l'ottavo nano, quello coi capelli sale-e-pepe), il di lui fratello, il di lui cugino, le di loro accompagnatrici.

A questo punto mi scappa una invocazione:
ma brava gente, sentite un po'... già siete dalla parte sbagliata dei 30anni... dai, fate i bravi... ma perché non pensate a mettere su famiglia, a trovarvi una casa, un gatto e un cane?
perché non fate come Ceraudo?
perché vi presentate gonfissimi fuori dai locali della riviera facendo gli sgarsueli?

Ma lasciamo stare, e torniamo a noi.

La branco-mobile viene avvistata da Chri e THE FOMES, che ci raggiungono descrivendo così l'incontro:
"abbiamo visto la Cecco, la Tizi e altre loro amiche, abbiamo spiegato com'era la situazione, e a quel punto una scalmanata si è messa a urlare
"NO! NO! IO DEVO ANDARE A BALLARE! DEVO ANDARE ALL'ORIZZONTE!!! DEVO ENTRARE!!!!!",
e poi sono scappate".

La nostra situazione, però, non è migliore: il gruppo è eterogeneo, c'è chi propone di riportare le nostre gonadi a casa, chi dice di andare al 108, chi al Mako', chi all'Invidia, chi al Prana; c'è il parcheggiatore che schiuma perché facciamo casino e ingombriamo la strada, c'è THE FOMES che propone di pestarlo, c'è una loggia massonica iniziamente composta da me, Mari e il Gigo che preme per trasformare la serata in farsa, una burattinata di regime, andando al Nautilus (tragico dancing per over-40) a prendere a cinghiate le tardone; il premio per la proposta più trash arriva da una del gruppo della _uia, che Mariano soprannomina immediatamente "Ero" per la sua espressione che denota un probabile abuso di stupefacenti, che
con una spocchia degna d'altri tempi sbotta "ma che schifo dai! che cazzo stiamo a fare qua? andiamo a Forte dei Marmi".
Tra tutti, è il Gheppa il più pronto a rispondere: "guarda, stasera la Ferrari l'ho dimenticata a casa".

A sto punto i trentenni giovani dentro iniziano a smascellare malamente, e di fronte ad una Gui_ non entusiasta propongono "dai facciamo così: Corso Italia, piste e pippotti!"
E' solo questione di minuti prima che si rischi il degenero, ed è un intervento del Siculo a rischiare di scatenare l'Armageddon: mentre siamo lì che discutiamo, si avvicina e dice la sua con l'inconfondibile accento.
Brizzolo, a sentirlo, si esalta, e inizia a dargli pacche sulle spalle, dando luogo al seguente dialogo:

-ma grande!!! grandissimo!!! ma tu sei di giù! un paesano!!!
[Johnny mette su una faccia abbastanza brutta]
-ma paesano DI CHI?
[Brizz pensa che stia scherzando, e inizia ad improvvisare un discorso
in siciliano maccheronico, qualcosa tipo]
-paesanu ammia, ancha io sugnu sicilianu...
[johnny mette via la faccia abbastanza brutta e prende quella più
brutta, interrompendolo bruscamente e con un tono di voce leggermente
troppo alto]
-no guarda smettila subito, non provarci nemmeno a parlare in siciliano,
non farlo mai più.
-...
[Brizz rimane interdetto per un attimo, Johnny tira fuori la faccia pessima]
-sentiamo un po', di dov'è he saresti tu?
-... di Messina... Milazzo
-AH, MESSINA!!! ANDIAMO BENE, ANDIAMO!!! NU BUDDACE MI TOCCAVA INCUNTRARI [e si allontana gesticolando e parlando in un linguaggio oscuro]

a questo punto Brizz è visibilmente inacidito, commenta "ah beh, simpatici i tuoi amici, eh?", e se ne va con tutto il pessimo parentame;
salutiamo la Gu_a, che poverina non ne può nulla, ci sganasciamo una decina di minuti al ricordo della scena, e ci decidiamo infine a spostarci verso Varazze.

A questo punto è ormai chiaro che non si andrà più a ballare, e quindi la buttiamo in farsa: un tentativo puerile di tornare all'Invidia naufraga miseramente quando THE FOMES, andato in avanscoperta, si gira e annuncia "offro io a tutti", e ci rendiamo conto che forse pretendere che fosse aperto alle 3 e passa era un po' eccessivo.
Passando davanti al Nautilus e vedendo le tardazze accampate lì fuori ci viene un prurito alle mani, e per un attimo pensiamo al golpe del trash, ma ci passa subito, la serata si chiude dal celebre focacciaro di Prà tra ilarità, bestemmie e focaccia alle cipolle.

Ringrazio comunque tutti i presenti, ma anche gli assenti impossibilitati a presenziare, che mi hanno comunque manifestato affetto e la voglia di essere presenti.
La serata è andata dritta comunque, nonostante le avversità... ma resta il fatto che non è accettabile essere sconfitti dall'Orizzonte e dal Ministero delle Finanze, quindi... ne riparleremo!!

6 Comments:

At 3:10 PM, aprile 18, 2007, Blogger Skof said...

mi fai tanta tenerezza. next time corso perrone adn hir GRRRRRfriends ti accoglieranno tra le loro cosce (o coscie che scriver si voglia) rivestite di collant dozzinali.

poor siculo, come se in trasferta a new york mi trovassi un genoano di merda davanti!

 
At 11:27 PM, aprile 18, 2007, Blogger The Fomes said...

...il bello della scena che ha visto come protagonisti il siculo ed il tipo della _uia:

Il Gobbo agitatissimo scoppia a ridere e urlando attira l'attenzione di tutti...per chiarire...nel momento in cui gionny spara fuori la battuta "Ma paesano di CHI?"...il gobbo paonazzo quasi in preda a convulsioni incita la calma con "ASPETTA!!!ASPETTA!!!" ma rivolto al resto della folla che col suo vociare rischiava di fargli perdere anche la minima battuta del dialogo...
A proposito di vociare della folla...eravamo in una dozzina e quel parcheggiatore lo potevamo uccidere senza problemi...

 
At 9:28 AM, aprile 20, 2007, Blogger Giovanni said...

...senza parlare dei colpi di genio della comitiva di brizzolo (pare il + consanguineo) quali:

"ci sta giusto il tempo di 2 piste prima di andare a dormire"....

ma minchia c'hai 40 anni...ma dio flambè ke cazzo fai lo splendido come gli adolescenti.... ma ke scena se uno di noi gli usciva il tesserino della finanza a sto bruciato vivo....

ma cettu, fatti ru cunti sempri sangu puddaccio è, chi m'ava spittari? Medda su e medda arestunu.....

 
At 12:22 PM, aprile 20, 2007, Blogger Unknown said...

Traduzione simultanea delle espressioni gergali testè pronunciate in codesto inclito consesso:

"Ma certo, a conti fatti ha comunque sangue [intraducibile: diciamo "gentaglia di messina"], che cosa potevo aspettarmi?
Merda sono e merda restano".

 
At 12:23 PM, aprile 20, 2007, Blogger FletcherLynd said...

ops, l'ultimo commento era mio, era rimasto l'account di PiEtro

 
At 1:12 PM, aprile 20, 2007, Anonymous Anonimo said...

non riesco più a connetermi come blogger, me ne farò una ragione.
Ottima serata ed esilarante resoconto del Gobbo, complimenti!

 

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