lunedì, luglio 23, 2007

Talkin 'bout a Wedding

era il 21 Luglio..erano le 4 del pomeriggio..e faceva piuttosto caldo..

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Non c'è molto da dire, anzi ci sarebbe troppo da dire, quindi per quanto mi riguarda voglio ricordare solo pochi particolari:

-sto entrando in chiesa al braccio di mia madre, cammino lento e alla mia sinistra vedo le solite facce con sguardi diversi dal solito: felici, forse anche orgogliosi..poi alzo lo sguardo e torno alla realtà vedendo Diso che oscilla il capo come dire "ecco..questo no!"

-esco dalla chiesa, solito riso, piccoli sassi duri (pasta a forma di pene eretto che verrà poi scopata fuori dalla chiesa dal sacrestano) e..TROMBE DA STADIO! impagabile!

-ci stiamo muovendo in macchina, gli sposi sul sedile posteriore e Carlo al volante..c'è traffico e uno splendido Carlo:"OOEAAUUH..ci penso io" e sfodera la tromba da stadio fuori dal finestrino facendo impallidire Corso Sardegna che ci lascia strada festeggiando come giusto il nostro passaggio

-dimenticavo: poco prima di partire dalla chiesa FdM mi si avvicina e gli dico:" Fra, nella mia borsa ci son le chiavi di casa, sali a prendere la chitarra, ma per favore da solo ed esci subito...vorrei che qualcuno scrivesse qualcosa su cosa è successo in conseguenza di questo gesto (e mi dicesse anche dove sono le lampadine della specchiera del bagno)

-ora siamo a Villa Spinola, il papà di Sonya corre nel patio (o come cazzo si chiama il posto dove hanno servito l'aperitivo) con la tromba da stadio in mano festeggiando alla maniera dei quartieri spagnoli di Napoli la figlia e Fabio lo prende per un braccio dicendogli: "Eh no..però se fai così TI DEVO REDARGUIRE"..non ho parole..

ne avrei altre mille..e ne avrei per tutti..però ora lascio la parola a mia moglie (eh sì, da ieri è così che si dice)..una sola cosa: GRAZIE A TUTTI..è sempre bello essere i peggiori!


Mannaggia a voi altri che mi avete fatto sbattere di domenica (e prima o poi avrei dovuto dirvelo... il momento di sfogo ci stava!). Comunque vi ringrazio anche io... e voi direte "che banale e scontata!". Va bene, è vero. Però ci avete fatto passare una giornata meravigliosa. E quando torniamo dal viaggio di nozze festeggiamo di nuovo.... diciamo che ogni scusa è buona!!!

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domenica, luglio 22, 2007

Ma la NEW SCHOOL è sempre pronta a rilanciare la sfida


...a dire il vero qua più che lanciare la sfida...lancia la sfiga...

...su suggerimento del prode EFFE guardate sto link



RABBO

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lunedì, luglio 16, 2007

THE SDEEE CONTEST 2007
(...anche all'estero scappa di mano)


(foto dell'evento su: http://daisint.spaces.live.com/ )

GENOVA, 05 LUGLIO 2007
Anche questa volta, e non poteva essere altrimenti, ci è scappata di mano. Andiamo x ordine…


L'occasione è di quelle da non farsi sfuggire: c'è da festeggiare l'addio al celibato di SDEEE, mica uno qualunque. Bisogna trovare qualcosa di speciale.... Le menti perverse dei GonfiSampierdarena si ritrovano così a partorire un'idea malsana… on the road fino alla Mecca: AMSTERDAM.
Dopo tre settimane di intensi preparativi e bosse varie per sviare lo sposo ecco che arriva la partenza. Fabio e James, recuperato il mezzo del massacro, un Opel vivaro nove posti mostruosamente noleggiato da Genovarent con la modica caparra di 700 euro, raccolgono l'ignaro Verdino sotto casa. Quest'ultimo, sorpreso dal vedere il torpedone che lo porterà nel luogo (a lui ancora sconosciuto) dell'ultimo baluardo di vita da single, strabuzza gli occhi ed esclama "Minchia voi siete matti". L'orgoglio sale già alle stelle.
Piazza montano come sempre è il ritrovo della partenza: alla spicciolata arrivano tutti, compreso un bel Carlo che come il miglior Re magio della tradizione, porta in dono un trita ganja. A quel punto anche Zeudi interviene e porgendo a Ste un cerotto coi fiorellini al grido di: "questo tienilo tu che è sempre meglio averlo!" Lo sposo intanto è sempre più sicuro di andare a festeggiare al Celtika, dove lo attendono elfi che si inculano nei boschi, fate bocchinare, nani gay ed accoppiamenti promiscui di animali.
La nota di folklore dell’attesa pre-partenza è impersonificata nell’Ase (Mariano) che ci passa davanti tra le quattro e le sei volte millantando il furto della sua borsa da parte probabilmente del Talismano e sostenendo di non poter fare la denuncia in quanto i carabinieri erano chiusi: anche questa è Sampierdarena.

Ore 21,00: finalmente l'attesa è finita, si accende il motore e si parte. Fabio è alla guida, si intona qualche coro goliardico del tipo "scemo tua moglie sta scopando" sempre di buon auspicio per un matrimonio e la più inquietante " se facciamo un incidente muore solo il conducente". Vabbè... Prima tappa: Autogrill Campora (km percorsi 10 su 1200). Ristoro d'obbligo. All'altezza di Serravalle la scoperta:
Diso: “Fà ma lo sai vero che c’è anche la sesta..?”
Fabio sornione inserisce la presunta marcia aggiuntiva che magicamente.. esiste..
Ovviamente le bestemmie non si sono contate. Verdino inizia ad insospettirsi notando che la strada non è quella per il gaypride di Mordor ma un sano scambio di insulti tra il bomber e il Gigo insabbia tutto. Si arriva in svizzera: i pensieri del maestro corrono ora ad una tre giorni in riva al lago di Lugano, complice anche la foto di Fabio a petto nudo che ha dovuto portare con se come bagaglio a mano, i pensieri di Fomes corrono incontinenti al più classico dei “Oh raga devo pisciare..” e tutto questo avrà importanza.. eccome se ne avrà. Si esce dall'autostrada e ci fermiamo a pisciare sul lungo lago: tra lo sfarzo degno del sultano del Brunei e durante i festeggiamenti in onore di non si sa quale cazzo di reggente europeo, sette balordi scendono pezzati come orsi nel deserto del Djibouti per espletare i loro bisogni. E qui la rivelazione: indossate le magliette della festa e con in sottofondo New Trolls con LETTERA DA AMSTERDAM si svela finalmente la vera ragione del viaggio.
Felici come bimbi al luna park si riparte.

La notte è lunga e il viaggio pure, ma la truppa non si scoraggia. Prima del passo intitolato ad un Santo a caso ecco il primo cambio di guida: esce Fabio ed entra Diso, ben felice di accollarsi il tragitto svizzero composto dal tunnel del passo di cui sopra e da una sterminata serie di cantieri. Si giunge in Germania e quando inizia il tratto senza limiti di velocità la guida passa a Cri, non prima di una sosta in un ottimo autogrill crucco. Nel piazzale ci accoglie un pullman di puttane tedesche e Fomes perde subito il controllo, ma per miracolo si rientra nei ranghi mangiando panini e bevendo merda.

Altri 300 km e tocca a James portarci in Olanda; la notte intanto è passata e la gente purtroppo si sveglia intonando cori di immotivate bestemmie.
Nei pressi di Amsterdam Ste viene fatto passare nei tre sedili di testa: tocca a lui mettere per primo la testa nel territorio del Comune di Amsterdam.
La strada scorre amena e anche un po’ olandese finché non ci si accorge che nessuno sa dove cazzo sia il campeggio previdentemente prenotato da Cri. Il simil Tom-Tom di Diso ci porta fino all’uscita più vicina e poi è subito delirio. Voci incontrollate gridano di andare a destra (ma perché?): inutile sottolineare che la direzione giusta si sarebbe rivelata l’altra. Ad ogni modo grazie alle splendide indicazioni stradali 50x30 cm si arriva a destinazione! Sono le 11.00, sono passate quelle 14 ore di viaggio e solo allora Lantero se ne esce con il più laconico dei “La camera comunque ce la danno alle 14.00”. A questo punto il malcontento viene in qualche modo soppresso da una spedizione punitiva al supermercato (?) del campeggio, rifornitissimo di merda come solo possono essere i negozi di alimentari di oltralpe ed è in questa chiave di lettura che deve essere interpretato l’acquisto di tre rotoli di carta culo.

Per gentile concessione del campeggio prendiamo possesso dei bungalow per le 12, lasciando una caparra di 200 euro quando il loro valore nominale è stimabile intorno ai 30 e non prima di aver sputato sentenze sull’abilità “orale” dell’impiegata della reception (ma quella vecchia, non quella giovane!) ci dirigiamo alle nostre tane.
È utile e curioso notare che Amsterdam ci riserva una delle sue tipiche giornate primaverili: pioggia leggera ma incessante e temperatura intorno ai 10° gradi centigradi. L’abbigliamento della compagnia può essere riassunto dalle parole di Fabio “ Raga, porco D, mi sono portato solo i fantasmini e ora ho i piedi gelati, porca M……” (IRA). Fomes va a pisciare, ci cambiamo, facciamo uno zaino con un po’ di roba da vestire che viene caricato sulle spalle di James e…via, verso il paese dei Balocchi, solo che di Pinocchi non ce n’è, siamo sette Lucignoli!

Arrivati nel centro della città proibita ci si trova davanti al primo bivio: GANJA O CIBO? Inutile dire che il sostenitore di maggioranza della prima ipotesi è DeFomes, spalleggiato fieramente da un Bomber in grande spolvero. Peccato però che la vox populi porti tutto il gruppo a mangiare da ABDUL TEFACCIOILCUL un kebab che toglie la più grossa. Fomes va a pisciare. Con la panza piena e la vescica vuota ci si prepara all'ingresso trionfale al primo coffeeshop (ACCIDIA), dal nome solo vagamente simbolico: La Canna.
Rapidamente ci si attiva e in tempo record vengono dati alla luce due… “cosi” che vorticosamente si muovono tra di noi… inizia il giro di tromba!
Fabio poi Fomes in scioltezza, Sdeee, il Gigo e cui il conte insegna le basi (“oh mischia tira così..” mimando l’arte arcana dei vetrai di Murano), il Gigo tossisce, Cri lamenta l’effetto di due ganci sul mento e poi James.
I toni si placano, James fuma, risate, stronzate, James fuma, poi James fuma altre risate e Cri nota: “James… ma stai ancora fumando??” e il candido ragazzo “Si.. penso che la finirò…”.
Non senza qualche titubanza e difficoltà, si prende il coraggio a 2 mani (e la minchia fiera si comincia a reggere da sola…) e si decide di uscire a fare un giro. Che dura circa 3 minuti, cioè fino a quando il Settebrutto passa davanti al Kentucky Fried Chicken, dove viene sterminato un intero pollaio statunitense (GOLA) per fermare i morsi della fame chimica. Ci prepariamo ad uscire ma Fomes deve andare a pisciare e quindi si aspetta ancora un pò.
(N.d.r. Nella stesura della bozza di questo racconto, in questo momento siamo stoppati in quanto Fomes sostiene: „Ma io al Kentucky non c’ero, vi aspettavo fuori, abbiamo mangiato per strada…” … Fomes… non è vero).
Sono circa le 18, la stanchezza si fa sentire, il Gigo avverte i primi dolori ai lombi che ne testimoniano l’avanzamento dell’età, ci si guarda negli occhi, ci si scruta, bisogna riprendersi…RED LIGTH DISTRICT! (LUSSURIA). Qui le cose non si possono raccontare perché sono indescrivibili, come anche Diso ha ammesso, in quanto per quanto si possa pensare ad una città con le puttane in vetrina mai come in questo caso la realtà supera l’immaginazione. In ogni caso i componenti del gruppo passano con indifferenza nel mezzo di vicoli pieni di donne seminude che cercano di attirarli nella rete, non fanno caso agli svariati locali in cui c’è porno dal vivo e ignorano i sexyshop dove si vendono fiche finte che vibrano, cazzi di gomma grossi come un bambino e altre amenità simili. Soltanto intorno alle 18.02 cadono le remore e ci buttiamo tutti dentro al, dentro al, dentro al…Sex Museum, così, per vedere cosa c’è. Dopo culi che scoreggiano e ridono e scaffali pieni di oggetti atti a dare piacere si passa alla stanza dedicata a quel gran gonfio del Marchese de Sade... È necessario ricordare in questo caso i commenti di James sulle foto:
“Bene, qui c’è una che ingoia s…..”
“Bene, qui c’è una che si fa dare da un cane”
“Bene, qui c’è gente che si caga addosso a vicenda”
“Ecco, qui c’è un uomo che ciuccia il cazzo a una donna col pisello, questo magari no!”.
Si esce tra l’imbarzottito e il perplesso, canne per strada, James fuma ma non solo lui, Fomes, per ora, non piscia.
Si opta quindi per una ludica visita all’Amsterdam Dungeon, sottospecie di attrazione da baraccone tendente allo spaventoso e si viene accolti da uno squilibrato che scaraventa un enorme ascia sul portale spaventando a morte il povero Fabio che la prende con spirito “Oh a questo ci tiro un pattone..” e dopo una squallida performance all’ingresso (vedere foto) giunge un negrone enorme truccato e vestito da becchino (o forse boia.. o sacerdote.. vabbè..) che chiede “Who is the first…??” silenzio imbarazzato, colpi di tosse e poi Fabio, sempre più spaventato “Beh le signorine penso fossero prima di noi..”.
Si entra e inizia il gioco, due ascensori e Balula incalza (e per ora non incula) con “Le donne da questa parte” e Fabio “E vai! Le puttane da una parte e i froci dall’altra!”, stupore tra gli anglosassoni, risate sgraziate, rutti, scoregge e pacche sul culo.. (qualche bestemmia.. ) poi torture di gruppo (Fabio prende un uncino nelle chiappe, al Gigo viene strappata la lingua), Diso ci prova con tutte, Fomes sbraita nel buio “I’m so scared!”.. e si esce, canne per strada, Fomes piscia (ma forse non è vero..) poi momento aperitivo, Irish coffee, cioccolata calda, canne per stuzzichini, birra per Fomes (che va a pisciare… qui ne sono certo).
Si mangia.. “Unlimited chicken”.. grossa inculata ma buona cena, nemmeno troppo olandese… Diso si fa fottere dal suo panino (11 Euri).
E’ inutile porre l’accento su canne o bestemmie. D’ora in poi non saranno più citate per decenza nei confronti dell’umanità. Ritenetevi in ogni caso liberi di inserirle a piacimento, non saranno comunque abbastanza (SUPERBIA).
Fomes va a pisciare. E questo invece ci piace ricordarlo.
A questo punto è difficile pensare ad altro.. si perde un po’ di tempo in inutili discorsi senza senso.. poi ci guardiamo negli occhi, l’esitazione è praticamente nulla... e andiamo a vedere le zoccole!!!! Tante, tante, tante, tantissime zoccole! “Bianche, nere, pure cinesi!!” (cit.)
Il giro però non dura quanto dovrebbe, a causa di malesseri dovuti al lungo viaggio, porcate ingurgitate, scompensi ormonali dovuti alle bottanazze e vecchiaia ormai avanzante e si torna quindi al campeggio.. Fomes fuma e piscia e ci si mette a letto.
Colazione dei campioni ancora all’insegna del ConteDe e dei suoi rituali, pisciata, abbondante sistemazione dei genitali, canne e ipod.. e in allegria si torna alla Mecca.
Heineken Experience! Coda noiosa con Fomes irrequieto per la mancanza di materia prima e Diso che inizia a sperimentare con paurosa attitudine e successo l’arte del paparazzo.
Tra Dj set, film 3D e birre la giornata procede spedita… Si esce e il Conte formula doppia richiesta: fumare e pisciare! Il Bulldog soddisfa entrambe le Fomesigenze.. l’ambiente chiuso, pregno di fumo, senza punti luce di riferimento ci abbotta.. il Gigo si lancia nell’allegro mondo dei cannabinoidi e tira come un mantice!
All’uscita momento caffè nella speranza di ritrovare un briciolo di Italia in mezzo a zoccole (ovviamente si intendono le calzature tipiche olandesi.. ma qualcuno di voi mai ha pensato alla tragica similitudine..?? vabbè..) e formaggio arancione, si avvia Diso e Sdeee dal marciapiede opposto sbraita “Prendimi un espresso” ancora Diso “Come??”, “Prendimi un espresso!!” e mentre il tram (che ad Amsterdam passa proprio li.. tra due amici che si parlano su un marciapiede..) sta per arrivare il buon Diso sbraita “Ste, dimmi ORA!” e sulla “A” il mezzo di trasporto pubblico transita a folle velocità occludendo la visuale dello sposo che rimane li un po’ come un coglione… risate sguaiate, rutti e scoregge (Ah!! Gli italiani all’estero!).
Mercato di fiori su richiesta del Gigo con annesso negozio di articoli natalizi (si.. a Luglio..) gestito dai Bee Gees dove Barry Gibb con fare sornione prova ad insidiare Fabio e Cri.. scompiglio e chiappe strettissime! Ecco… Bulicci.. articoli di natale a luglio.. perizomi natalizi… no.. io vado a casa..! (cit.)
Dopo l’inseguimento becero e peraltro totalmente infruttuoso ad una barcata di fighe (si, una barca piena di figa!) Diso si lancia e abbozza un “Can i come with you?” “NO”. Risate a profusione perché in fondo siamo sportivi e accettiamo la sconfitta.
Dopo aver poi raccolto alcune informazioni presso quella che sarà la meta della serata e cioè il Teatro Casa Rosso, si abbozza un malamente bossato puttan-tour alla ricerca di qualche laida crepuscolare.. Fomes finalmente si allaccia le scarpe dopo aver annunciato che l’avrebbe fatto dalle ore 11.
Cena di carne, birra e rutti, il Conte piscia e dopo un po’ si shopping di rito si sosta al Grasshopper, si scattano foto stupide come tutti noi e via di nuovo per il Red light district.
Si decide nella peggiore tradizione di addii al celibato per il night anche perché lo sposo è stato lasciato decisamente troppo in pace.. ma qui non siamo al Tabarca.. le locandine sono eloquenti “REAL FUCK SHOW” tradotto splendidamente nella tipica Italica espressione “CHIAVARE VERAMENTE”…
Per ingannare l’attesa durante la coda all’ingresso decidiamo di cronometrare le performances dei clienti delle vetrine nell’other side del canale.. 2 minuti, 5 minuti e uno storico e clamoroso 1 minuto e 42 secondi…
Si entra, teatro tipo Tempietto, posti casuali ci si divide.. Fabio, James e Fomes in platea, poco dietro Cri e Gigo, Diso e lo sposo (che si defila) in galleria.
Lo spettacolo è tendenzialmente lento macchinoso e a tratti insostenibile, ma tende in ogni caso a degenerare.
Note di colore il Gigo che intrattiene amabile conversazione con una ragazza inglese mentre l’attrice sul palco decide di impersonificare Troia fumante e una divertente scena di sesso stile Love Actually con protagonista un neurone che alcuni sostengono sia lo stesso del Dungeon e che comunque fa mostra di un argano non indifferente, per citare il Gigo “Beh.. senza cazzo questo..” (INVIDIA)…
Si esce e per risollevare il morale pensiamo a qualcosa di nuovo e stimolante… Un bel puttan tour!!! Serenità.. Fomes piscia, non ricordiamo dove e la nottata si avvia al termine con una buona dose di commenti che rasentano il mercanteggiare della tratta delle schiave.. per nulla maschilisti..
Si torna dopo breve viaggio in autobus al campeggio e ci si concede un po’ di meritato riposo, commenti finali dello sposo che non pensava in realtà fossimo così matti.. o almeno non voleva crederci, e nanna!
Si arriva quindi alla mattina della partenza, cartoline, colazione di merda, lezione di grammatica spicciola (“verde” è un aggettivo o un sostantivo??) e prima della partenza ecco arrivare il tragico dilemma.. il residuo di quello che lì in Olanda è legale ma in qualunque altro posto non lo è che fine fa??
In un ultimo slancio di mascolinità Italica decidiamo di cederlo in omaggio ad un gruppo di (si sperava) laide francesi (la mamma di Zidane è una puttana) avvistate il giorno prima da Cri e Diso e come giusto viene mandato ambasciatore lo sposo…
James riprende da poco distante la scena, poi si avvicina e inquadrando il gruppetto commenta “Qualcuna che mi tocca il cazzo no..?”.. parole sconnesse, il dono viene rifiutato in quanto anche le zozze risultano in partenza per il loro paese di merda la sera stessa e il Gigo fa notare “Beh hanno tutto il giorno per fumare…” e James precisa, con una zoomata degna del miglior Tinto Brass “E anche delle gran zinne!”.
Tomi tomi e cacchi cacchi si ritorna verso il pulmino non prima della chiosa di chi?? Ma di James ovviamente che sull’ultima inquadratura di due delle meretrici d’oltralpe si concede un ultimo “Ma perché non si toccano…?” (prossimamente nel DVD in lavorazione).
Prima di partire Fomes piscia e Amsterdam ci saluta ascoltando l’ultima perla.. “Beh.. i soldi sono andati a puttane.. e noi no!!!”.
Km su Km si torna verso casa in una surreale atmosfera di tristezza… gli Highlights del viaggio:

- Il Gigo supera i 70 Km/H in autostrada e forse anche il primo multiplo!
- Acquisto scandaloso di un dozzinale porno (giornale) teutonico.. con braccia pelose che toccano cazzi.. (ecco.. anche questo magari no..!)
- Clamoroso velox in Svizzera! 140 Km/h su limite di 120
- Inculatio benzinalis putrens.. tiriamo il motore del pulmino come il collo di uno struzzo per fare benza in territorio elvetico sicuri di agevolazioni fiscali degne di Tangentopoli … (AVARIZIA) e’ stato come scegliere Torta di riso o prenderlo in culo.. torta di riso ovviamente finita.. Ignorante e corta Svizzera.

Diso ci riporta in Italia (….) e dopo mattonazza di panini e birra e pisciata di Fomes al primo autogrill, il viaggio volge al termine e alle ore 1.00 il futuro sposo viene depositato sotto casa.
A voi la scelta di come ognuno di noi ha deciso di concludere la serata…
E’ scappata di mano, è andata come è andata… ma è andata comunque per Ste e ci piace pensare che questo possa essere stato il miglior augurio che una manica di rintronati come noi potesse fargli per questo momento importantissimo, e siamo convinti che possa essere stata una bella ed originale maniera per chiudere DEFINITIVAMENTE il capitolo divertente della sua vita…! :)

scriptamanentporcod__volant


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giovedì, luglio 12, 2007

Le foto del Verdino contest ad Amsterdam sono sul mio spaces.live, a breve avrete su queste pagine il racconto


http://daisint.spaces.live.com/

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