mercoledì, maggio 31, 2006





Ecco la mia versione dei fatti...




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martedì, maggio 30, 2006

Nella foto si possono notare alcuni personaggi della bassa-genovese....a voi l'arduo compito di scovarli(cliccare sulla foto per ingrandirla)



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lunedì, maggio 29, 2006

Serie A


è fatta!! 23 anni di inferno e purgatorio, a castel di sangro in 20 disperati a tifare a 6 gradi sotto zero, nei campi di patate di Comiso, un odissea + lunga dell'originale....ma adesso è tutto passato. 3 fischi cancellano rabbie e rancori e 300000 persone invadono una città che, nel marasma di un calcio infetto, regala ancora brividi d'altri tempi.
C'era IL CALCIO ieri a Catania,c'era il ricordo di chi è morto x seguire la squadra,il cuore di chi ci ha creduto e,nel mio piccolo, c'ero io e vi giuro,finchè campo (non troppo se continua così.....) non scorderò mai tre fischi che mi hanno dato il paradiso, effimero,egoistico,figurativo finchè vuoi... ma sempre Paradiso!

FOZZZZA CATANIAAAAAAAAAAAAA!!!!!

PS...il Catania il A, il Bologna in aria di ripescaggio...è l'anno rossoblu.....nel nome di un antico e glorioso gemellaggio fra elefantino e grifone....mi lancio adesso anch'io in un Forza Genoa...forse impopolare per alcuni, ma, in quanto super partes...sincero e benaugurale!!

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domenica, maggio 28, 2006

Visto che mi sono scaldato, ecco alcuni spunti sulla situazione politica italiana ed i primi passi del nuovo Governo.



Dunque, ci hanno tolto di torno il Berlusca... bene, benissimo, anzi no! Perché in realtà, pur avendo un vantaggio apparentemente incolmabile, hanno finito per vincere per un pelo (due senatori ed una manciata di voti alla Camera), e così non l'hanno tolto di mezzo proprio per niente: il Caimano è sempre lì, e anzi adesso che è all'opposizione stanno già iniziando a blandirlo in ogni modo, offrendogli "larghe intese" e inciuci vari.

Il primo incarico del nuovo Parlamento è stato quello di eleggere il Presidente della Repubblica, cercando un candidato super partes e simbolo di unità nazionale, buon padre di famiglia equanime e sereno, in grado di comporre la frattura di una nazione spaccata esattamente a metà, e quindi... D'Alema!
Piccola pausa comica per ragionare su come mezza Italia sarebbe saltata su gridando al regime se, a parti invertite, il polo avesse suggerito Fini (oppure Bossi o Calderoli come Presidente della Camera).

Ecco, dopo averci ragionato un attimo ecco il nuovo Presidente: Napolitano.
Intendiamoci, è un brav'uomo è un politico di grandissima esperienza, ma
-Ciampi non andava bene perché a 85 anni "è troppo vecchio"? ok, ma allora perché va bene Napolitano che ne ha 81?
-resta il fatto che non può essere considerato una figura super partes: è un uomo di parte e di partito, integerrimo e granitico nelle sue convinzioni, che è sempre stato nell'arena e non è mai sceso a compromessi.
Un grande politico, un brav'uomo, ma la persona meno adatta a fare da "nonno" e paciere di tutti gli italiani in un momento in cui sono divisi e distanti come non mai.

Subito dopo è scoppiato il caso dei senatori della Rosa nel Pugno: in base alla legge elettorale, Intini, Capezzone e soci avrebbero dovuto avere dai 4 agli 8 senatori. Un numero infimo, certo, ma sufficiente a creare grossi casini in una maggioranza che può contarne solamente due di vantaggio (esclusi i senatori a vita, ma questo è un altro discorso). Bene, per evitare questo fastidio, con una interpretazione "buffa" della legge elettorale stessa (che vi risparmio, perché si scade nel tecnicismo giuridico) l'Ulivo ha estromesso la RnP dal Senato.
Questi si sono incazzati (anche perché nel frattempo Capezzone sta pigliando schiaffi a destra e manca dagli altri leader del centrosinitra) e hanno messo tutto in mano ai giudici... se, come sembra probabile, dovessero dargli ragione, qui la situazione si fa complicata.

E poi, dulcis in fundo, arriva la parte divertente: la formazione del nuovo Governo.
Un Governo agile, efficiente, competente, in grado di far ripartire l'Italia dopo i disastri Berlusconiani.
25 ministri e 63 sottosegretari.
Una valanga di persone e di poltrone, distribuiti senza alcun criterio meritocratico, solo per far contenti partiti e partitini, in barba alla Legge Bassanini (uomo di sinistra), che stabiliva il numero e la denominazione dei ministeri, per esigenze di economia e anche per un coordinamento a livello europeo con i ministeri delle altre nazioni.

Questo come discorso generale: poi, per andare nel particolare, ci sarebbe da commentare i singoli nomi e farsi due risate , ma la faccenda diventerebbe troppo lunga.
Limitiamoci alle questioni più evidenti:

-Padoa Schioppa all'Economia. E' la scelta più azzeccata, uno dei pochissimi ministri ad essere veramente un "guru" nella materia a lui affidata, una personalità di grande spessore, al di sopra di ogni sospetto... ed infatti è il più criticato all'interno dell'Ulivo, visto che alla sinistra "dura e pura" un economista vero, valido, sembra troppo "capitalista".

-Clementone Mastella alla Giustizia. Beh, qui ci sarebbe veramente da ridere, se non ci fosse da piangere. Vi ricordate le urla disperate del centrosinistra al momento della nomina di Castelli, perché su una poltrona così delicata e "tecnica" era stato messo non un giurista ma un ingegnere? Beh, Mastella sicuramente non è un tecnico ma non è nemmeno un ingegnere. E' solo... Mastella!
La parte buffa è che c'era effettivamente un tecnico di indubbie capacità pronto per questo incarico (anche lasciando stare Di Pietro, che è troppo "di destra" per gran parte del centrosinistra): Giuliano Pisapia, figlio d'arte, membro di Rifondazione Comunista, un giurista coi controcazzi le cui capacità sono riconosciute ed indiscusse. Pazienza, sarà per un'altra volta.

-Infrastrutture e Trasporti: era un ministero solo, è stato diviso in due (manovra che costerà un bel po' di soldi, perché scorporare fisicamente un colosso burocratico trasformandolo in DUE colossi burocratici non è cosa da poco) per avere più poltrone da elargire, e affidate a due soggettoni che in due non fanno un ministro decente... pronti-via, subito dopo il giuramento parte subito la grana: il Ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi* dice che il ponte sullo stretto non si fa, e che il colosso che ha steso i progetti e lo sta per fare verrà risarcito. Il Ministro delle Infrastrutture Di Pietro (en passant, splendido un PM alle infrstrutture!!!) dice che è tutto da vedere e da discutere, ma che in ogni caso chi decide è lui, non il Ministro dei Trasporti (il che, effettivamente, è verissimo).
Nel frattempo i titoli dell'impresa di cui sopra crollano in Borsa, qualcuno ci si arricchisce sopra e qualcun altro va in malora... una specie di "aggiotaggio colposo", come ha detto Biondi (l'aggiotaggio è reato penale, eh!)... ma vabbe'.

*Alessandro Bianchi, segnatevelo bene questo nome perché è un vero e proprio purosangue... il Governo è in carica da quanto, un paio di settimane? Beh, è già riuscito a dire una riga di robe imbarazzanti su Alitalia, Onu, Usa, Israele, Fidel Castro da far accapponare la pelle.


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Visto che il "rabdomante di polemiche", a.k.a. Frankie P., ha rianimato il blog, ho deciso di buttare giù un paio di spunti interessanti su un argomento sempre "leggero" e foriero di notizie divertenti... la situazione politica internazionale e le "Buone notizie dal mondo".

Da chi cominciamo?
Dal carrozzone per eccellenza, l'Onu.



E' ormai da alcuni anni che alcuni mattacchioni (in Italia, sostanzialmente, solo i radicali) denunciano la scandalosa Commissione Onu per i diritti umani: organo, come è intuibile, di vitale importanza, dominato però dai peggiori regimi del mondo, le nazioni che più di tutte si sono distinte negli ultimi decenni per violazione di quegli stessi diritti, presieduta per anni nientemeno che dalla Libia.
Quella che nei suoi report sulla violazione dei diritti umani nel mondo dedicava decine e decine di pagine agli Usa (di cui una marea solo per Guantanamo), una quarantina ad Israele, 6 o 7 all'Italia e... una e mezzo alla Cina, e niente del tutto a tante nazioni-canaglia.

Beh, dopo anni di lamentele e proteste il buon Kofi Annan, ancora scottato dallo scandalo Oil-for-Food, si era deciso a buttare giù tutto e ricostruire una struttura che avesse un senso: è stato lui in persona ad ammettere finalmente, qualche mese fa, quello che i suoi critici gli ripetevano da anni, e cioè che gli Stati torturatori entravano in quella Commissione "non per rafforzare i diritti umani, ma per proteggere se stessi contro le critiche oppure per criticare altri paesi".

Ok, quindi via sto schifo di Commissione e dentro il "Consiglio" per i diritti umani.
La proposta di statuto prevedeva un numero ristretto di membri ed una attenta "selezione all'ingresso", cioè il subordinare l'ammissione ai soli paesi impegnati a "rispettare i più alti standard di diritti umani", da controllare e verificare scrupolosamente.
Ovviamente, dopo il solito gioco di pastette politiche, non se n'è fatto nulla.

Nel neonato "Consiglio", infatti, spiccano Cuba, Pakistan, Cina, Russia, Malesia, Algeria. Ma vieni!
Una superpotenza che è ancora oggi, con clamoroso vantaggio sul secondo, il massimo esportatore mondiale di armi, notoriamente amica dei dittatori di mezzo mondo, quattro dei peggiori violatori di diritti umani del globo e, dulcis in fundo, una teocrazia (l'Arabia Saudita), che ha la simpatica caratteristica di essere una delle POCHISSIME nazioni che NON HA NEMMENO SOTTOSCRITTO LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELL'UOMO.

Ci rendiamo conto? Loro non riconoscono nemmeno l'esistenza dei diritti umani, ma si sono fatti eleggere nel Consiglio deputato a vigilare su di essi!

Ogni giorno che passa l'Onu si distingue sempre più come uno degli errori più clamorosi della storia del genere umano; il giorno in cui verrà rivoltata come un calzino e sostituita con qualcosa di più serio non sarà mai troppo lontano.

Ah, quasi dimenticavo: direte voi, "ma le nazioni europee, forti della nostra tradizione di libertà e diritti, patria di Beccaria, della "libertè egalitè fraternitè" e del pensiero libero e liberale, si saranno sicuramente opposte a questo schifo, no?
Questo scandalo sarà stato possibile a causa del solito problema rappresentato dal fatto che i paesi non democratici e i loro alleati hanno, purtroppo, la maggioranza all'interno dell'Onu e votano sempre compatti tra loro, vero?".
no, purtroppo no.
L'Europa ha votato, compatta, a favore di questa schifezza, per non "inimicarsi" troppo partners commerciali succulenti come la Cina.
Gli unici ad aver votato contro sono stati USA, Israele, Isole Marshall, Palau.

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Nel frattempo, "Bambi" Zapatero mette in mostra la sua solita sagacia in politica interna ed internazionale.
Prima ha fatto scoppiare un casino clamoroso con una legge-puttanata che permette alle comunità locali di gestire a piacimento i propri corsi d'acqua: ecco, in un paese sostanzialmente desertico l'acqua vale come il petrolio, i catalani si stanno già fregando le mani perché praticamente tutto l'Est e il Nord del paese dovrà abbeverarsi da loro, e fin qua poco male.

Ad Ovest, però, le regioni spagnole in cui nascono i fiumi da cui si abbevera tutto il Portogallo son già pronte a ricattare i portoghesi pretendendo una "giusta" ricompensa in cambio del "favore" di non assetarli, in barba a tutti gli accordi tra le due nazioni.
Ovviamente il Portogallo ha preso, nemmeno tanto amichevolmente, Bambi per un orecchio chiedendogli di risolvere rapidamente il pastrocchio, altrimenti finisce, letteralmente, a cannonate.

Poi, non contento, il nostro ha pensato bene di andare a rendere omaggio a Chavez, il dittatore venezuelano marxista-leninista che guida il sesto produttore mondiale di petrolio, si è fatto "democraticamente" eleggere con percentuali bulgare e come primo provvedimento con i soldi statali ha istituito un esercito privato che è più pagato, meglio addestrato e meglio equipaggiato di quello regolare.
Ecco, Bambi , è andato da questo pazzo furioso, gli ha fatto un sacco di feste e complimenti, e alla fine (perché lui è un pacifista convinto, e infatti ha ritirato gli spagnoli dall'Iraq)... gli ha venduto un bel po' di armamenti!!!
Come nella pubblicità: one like no one.

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In Francia, invece, è scoppiato il più pruriginoso "scandalo-Clearstream": il primo ministro Villepin, prendendo probabilmente spunto da "Brindellone" Facchetti, avrebbe incaricato i servizi segreti di "fare fuori" politicamente il ministro degli interni Sarkozy, cioè il secondo uomo più potente del Paese, che è molto più sveglio di lui e che appare, secondo tutti gli analisti, già destinato a fargli le scarpe alle prossime elezioni.

Il tutto appoggiandosi ad una "cellula interna" al mondo politico e militare francese, un "clan" formato da generali, 007, grossi gruppi economici, che, mentre la Francia presentava una facciata europeista, pacifista, sostenitrice delle libertà e dei diritti umani, sottobanco ne reggeva i fili vendendo armi a Milosevic (ecco i nodi che vengono al pettine!!! ricordate la tragedia del tunnel del Monte Bianco e la "margarina esplosiva"?) e Saddam, cedendo sottobanco brevetti europei alla Cina, inviando, zitta zitta, truppe militari in Costa d'Avorio a massacrare nel sangue una rivolta contro i governanti filo-francesi.

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E infine la più bella di tutte: da un bel po' un argomento di interessante discussione tra giornalisti, politici, sociologi, è costituito dall'analisi delle numerosissime e piuttosto inquietanti analogie tra i comportamenti, il simbolismo e le "dottrine" dei regimi islamici del medioriente, e quelli della Germania Hitleriana (fenomeno comunemente descritto con i termini "islamofascismo" o "islamonazismo").
Oddio, detto per incisio, è um argomento di discussione interessante che ovviamente non avrete trovato su ottimi e professionali giornali come Repubblica o il Corriere della Sera, ma sui giornali internazionali seri (cioè quelli non italiani) si trova un bel po' di roba; in Italia praticamente l'unico che ne parla (a parte Christian Rocca) è Magdi Allam.

Va beh, dicevamo: dal ridente e moderno Iran arriva l'ultima news di quello che ora come ora è uno dei leader più pericolosi del mondo, cioè il "Dottor Stranamore" Ahmadinejad, famoso per aver detto chiaramente di voler far diventare l'Iran una potenza militare nucleare e di voler cancellare Israele dalle mappe, nonché titolare della famosa frase "l'olocausto è una leggenda".

Ecco, 'sto personaggione se ne esce con una bella legge, ripresa pari-pari dalle "stelle gialle" che gli ebrei erano obbligati a portare sotto il nazifascismo: un "codice di abbigliamento".
In Iran gli ebrei dovranno indossare una fascia gialla, i cristiani una rossa e gli zoroastriani (mah), una blu.
Questo permettera' ai musulmani di riconoscere facilmente gli aderenti ad altre religioni (i "dhimmi"), evitando che possano stringer loro la mano per sbaglio, diventando cosi' "najis" (sporchi). L'insegna colorata, chiamata "zonnar", sara' una striscia di stoffa cucita sul davanti degli abiti.

Un provvedimento del genere era già stato proposto nel 2004, ma il governo Khatami lo aveva bloccato. Ora è stato riproposto ed approvato, con alcune modifiche, ad esempio il divieto di indossare cravatte, perché "simboleggiano la croce".

Bene così. Lasciamogli costruire l'atomica, che so'bravi ragazzi e se lo meritano!





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Ho visto il "codice da vinci"...voto 6,carino ma niente di entusiasmante...amen...ora mi stavo un pò documentando su "che cosa gira intorno al film"...cioè le reazioni,i commenti e i ragionamenti di chi,con quel film,si è fatto "immotivatamente"una coscienza religiosa....e ho trovato questo......(leggi tutto)

(nella foto,uno svaccatissimo Gesù,ordina il giro di amari da Pino a Praglia)



Legge Codice da Vinci:annulla nozze
Trento, fidanzata chiede risarcimento

Il "Codice da Vinci" comincia a mietere le sue prime "vittime". E' avvenuto a Trento, dove un docente universitario ha annullato le nozze dopo aver letto il famoso libro di Dan Brown. L'uomo, infatti, ha subito perso fiducia nella Chiesa e ha deciso di non sposare più la sua fidanzata, una cattolica convinta. Il risultato? Lei gli ha fatto causa per il mancato matrimonio e chiede un risarcimento di 170mila euro.

Protagonisti dell'insolita vicenda sono un professore universitario americano e una ricercatrice trentina di 32 anni. I due, dopo un lungo fidanzamento, avevano deciso di sposarsi. Solo che, quando tutto era ormai definito e pronto - il ristorante in una splendida località delle Dolomiti prenotato da tempo, con tanto di caparra versata, l'appartamento, arredato con i mobili di design che aveva voluto lui, la luna di miele già prenotata - lui ha cambiato idea.

Il matrimonio avrebbe dovuto essere celebrato la prima domenica di giugno. Ma il professore ha letto il "Codice da Vinci" di Dan Brown e ha spiegato alla mancata promessa sposa di aver scoperto attraverso quel libro di non voler nessun contatto con la Chiesa cattolica. Le pagine del libro gli avrebbero, infatti, aperto un mondo di cui non conosceva l'esistenza. Una constatazione, questa, che contrasta nettamente con le convinzioni della promessa sposa, cattolica convinta.

Da quanto si è appreso, l'uomo si è anche lamentato del rifiuto che la sua promessa opponeva da anni alle sue richieste di rapporti sessuali. Rifiuto che la donna giustificava con la necessità di obbedire ai precetti della Chiesa, secondo la quale i rapporti sessuali sono consentiti solo dopo il matrimonio.

Di fronte al rifiuto dell'uomo di sposarsi, però, la giovane donna ha subito contattato un legale trentino e ha richiesto un risarcimento di 170mila euro. Il codice civile prevede, infatti, che chi rompe la promessa di matrimonio è tenuto al risarcimento dei danni, ossia le spese sostenute a causa della promessa. Nel caso specifico si tratta di circa 70mila euro per il ristorante, il viaggio di nozze, il vestito da sposa, gli inviti già spediti, le bomboniere, il gruppo jazz già prenotato su specifica richiesta del mancato sposo e la cucina di gran marca già montata nell'appartamento che doveva ospitare i due a Trento per il resto della loro vita.

Inoltre, la donna pretende anche un consistente risarcimento per i danni morali. Ha dato mandato al legale di chiedere 100mila euro per i patimenti subiti e per il danno all'immagine subito nel giro di amicizie. Inoltre il mancato sposo è tenuto a restituire i regali che ha ricevuto dalla giovane ricercatrice trentina. In particolare, la donna chiede indietro un orologio che le è costato più di uno stipendio, sulla cassa del quale aveva fatto incidere la dedica: "Per sempre".

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giovedì, maggio 25, 2006

INDOVINATE CHI HA DETTO QUESTE FRASI.

1. "Frankie stai male? Allora stasera ti aggroppo!!!"
2. "Preparati perchè tu stasera sarai il mio schiavo, ed io....bhè io sarò la tua Triple Double Machine"

PS SOno 2 autori distinit

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mercoledì, maggio 24, 2006


Bando alle critiche e alle colte elucubrazioni intellettive, guardate o giovani come l'ingegneria e l'informatica possono unirsi nella ricerca della tecnologia migliore...

http://www.shockabsorber.co.uk/bounceometer/shock.html


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sabato, maggio 20, 2006

OPERATION: WAKE UP DA BLOG!!!

Per risvegliarvi dal torpore multimediale vi racconterò questa interessante figura di merda e vi dimostrerò che poteva essere tranquillamente evitata semplicemente non parlando:

Genova, Piazza Vittorio Veneto ORE 1500 GMT (1600 Local Time)

il tutto inizia quando allegro, spensierato e pieno di ottimismo decido di entrare in una libreria per comprare un regalo per il comple della mia mammina, attendo il mio turno tranquillo ed al momento opportuno mi rivolgo alla commessa dicendo:"Vorrei una copia del libro di C. Jacq su Mozart" (evitate commenti sul libro io non lo leggerei neanche sotto tortura ma a mia mamma probabilmente piacerà...), subito la commessa sorridendo si appresta a cercare il libro quando all'improvviso una signora esordisce dicendo:"Povero Mozart..." io che sono malvagio nel midollo penso subito si riferisca alla pochezza del libro (cosa probabile, ma a volte farsi i cazzi propri...) però siccome il mio Karma è up non raccolgo la provocazione sorrido e faccio finta di niente. La signora non contenta continua:"...come tutti gli artisti è stato rivalutato molto dopo..." a questo punto interdetto guardo la commessa e vedo come pure lei sia sibgottita da questa affermazione e mentre penso "cazzo Mozart in tenere età suonava già alla corte imperiale" la signora incalza:"poverino morto di freddo e di fame..." a questo punto la libraia non resiste più e mentre io penso al fatto che Mozart è morto di sifilide in giovane età probabilmente a causa della sua dissolutezza, fa notare alla signora come lei in realtà non sappia assolutamente nulla sulla vita di Mozart e che nella migliore delle ipotesi si confonde con Beethoven...
...a volte il silenzio è proprio d'oro (Big respect x la commessa della libreria che probabilmente ha perso una cliente)

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mercoledì, maggio 17, 2006

e scese il silenzio......

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giovedì, maggio 11, 2006

Conclusioni sulla vicenda intercettazioni.

Moggi è "pulito", immune da ogni critica?




No.
Moggi è colpevole.
Colpevole di arroganza, di presunzione, di protervia.
Colpevole di aver insultato e trattato come coglioni, anche con affermazioni pesanti, altri tesserati, dirigenti, suoi stessi colleghi alla Juve (Bettega e i suoi figli), giocatori, e chi più ne ha più ne metta.
Colpevole di avere un sacco di potere e un sacco di arroganza.
Questo è un comportamento gravemente sleale, e va punito.

Riprendo l'ultima parte della richiesta di archiviazione, che è - ancora una volta - utilissima in tal senso:

Ovviamente, il sottoscritto Procuratore si rende perfettamente conto che, anche se non sono emersi fatti penalmente rilevanti, lo "scenario" risultante dal presente procedimento è quanto mai "inquietante". Perché è inquietante che la salute di un giocatore sia considerata meno importante di un positivo risultato sportivo in quello che è pur sempre un giuoco. Ma sopratutto perché è inquietante che un dirigente di società come il MOGGI possa, da un lato, puntualmente ottenere dai vertici arbitrali le designazioni a lui gradite nei casi in cui il sistema lo consente (come avviene per le amichevoli) e dall'altro vantarsi, parlando con dirigenti della federazione, di poter "far cacciare" uno dei due designatori arbitrali ove costui osi opporsi ad una - da lui auspicata - reintegra, in un determinato posto di lavoro, di una dipendente della Federazione. Ovviamente, non ci si nasconde che in quest'ultimo caso ci si possa trovar di fronte ad una pura e semplice millanteria. Ma anche come millanteria è grave: tanto più in quanto le possibilità di influire su Pairetto là dove il sistema lo consente non sono, come si è visto, millanteria ma dato reale, preciso e provato (almeno in una occasione) in maniera indiscutibile.
Una simile situazione, obbiettivamente anomala, è sicuramente cosa che merita attenzione da parte dei competenti organi della Federazione italiana giuoco calcio, ai quali pertanto, dopo l'eventuale provvedimento di codesto giudice di accoglimento della presente istanza, dovrà essere trasmessa copia degli atti, anche per via della richiesta (meritevole di accoglimento) del Presidente della FIGC del 27 maggio scorso, di essere posto a conoscenza di "ogni elemento utile che dovesse emergere nell'ambito del procedimento" e per i fini propri della Federazione.

Ha troppo potere, troppa influenza, troppo pelo sullo stomaco. E' indubbiamente un personaggio "anomalo", e questo non va bene.

Detto questo...
Ha rubato delle partite?
Da quello che si legge in queste intercettazioni, no.
Ha corrotto arbitri e dirigenti?
Da quello che si legge in queste intercettazioni, no.
Ha influenzato illegittimamente l'andamento dei campionati?
Da quello che si legge in queste intercettazioni, no.

Più in generale:
Si è dimostrato quello che tutti già sapevano, cioè un personaggio veramente troppo "pesante" anche per un modo globalmente marcio come questo?
Sinceramente, si.
Merita di essere allontanato dal calcio italiano, per questo?
Secondo me, si.
Ma, in tutto questo, la Juve ha ottenuto qualcosa di più dei suoi meriti sul campo? Ha "barato"? Ha "rubato"?
No.

Signori, io ho detto la mia. Ovviamente sono di parte, perché sono juventino.
Ma non dimenticatevi che anche voi siete di parte, perché siete anti-juventini (perchè non dobbiamo starcela a menare, in Italia tutti quelli che non sono juventini sono anti-juventini, e tutti quelli che non sono milanisti sono anti-milanisti).
Quindi non c'è nessuno di imparziale, qua dentro.

Io mi sono almeno sforzato (rimettendoci qualche ora di sonno, visto che domani si lavora) di guardare ai fatti e di tenerli ben distinti dalle opinioni.
E i fatti, al momento, sono questi.

Il 15 Maggio usciranno le prime CERTEZZE dalle altre due inchieste, e magari ribalteranno tutto, o magari confermeranno tutto.
A quel momento, ne riparleremo.
Per il momento, le cose stanno così.


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Su gentile richiesta di Diso...
seconda parte!!!

Nella prima ho elencato le questioni generali più importanti e decisive che emergono dalla richiesta di archiviazione.
Ora andiamo a vedere, nello specifico, alcune delle questioni più spinose delle intercettazioni, cercando di fare uscire fuori TUTTO quello che c'è, e non solo le mezze verità.

Iniziamo con un quiz:
-"Se è un po' sveglio, gli dimezza l'Udinese"
Di tutte le frasi che si sono lette, questa è effettivamente quella più inquietante, no?
Il quiz è facile, tre domandine:
-Chi l'ha pronunciata?
-A chi si sta riferendo?
-In che occasione l'ha detta?
Beh, dai, sono facili. Rispondete in base a quello che sapete (probabilmente quello che avete letto sui giornali) e poi andate avanti col "leggi tutto"...





Dunque, da quello che si è sentito in giro, le risposte esatte sembrano essere:
-Moggi
-all'arbitro Dattilo
-prima di Udinese-Brescia.

Ecco, sono tutte e tre SBAGLIATE.
Le risposte esatte sono
-Giraudo
-al Giudice Sportivo
-DOPO Udinese-Brescia.

Cosa è successo?
Si tratta della famosa partita col gol di Mannini mentre De Sanctis è a terra, vi ricordate? Mannini anziché buttare il pallone fuori tira e segna, e di conseguenza scoppia un rissone d'altri tempi: un espulso, otto ammoniti, e pugni e calci tra giocatori e dirigenti nel tunnel degli spogliatoi a fine partita.
Commentando gli accadimenti con Moggi, Giraudo si augura che il Giudice Sportivo abbia la mano pesante con l'Udinese, perché la domenica dopo c'è Udinese-Juve.

Insomma, non si tratta di un dirigente della Juve che "prima" della partita "suggerisce" cosa deve fare l'arbitro. E' un dirigente della Juve che DOPO la partita immagina cosa dovrebbe fare il Giudice Sportivo... ovviamente è tutto contento, ma di illegale non c'è niente.

se avete letto qualche giornale o sito internet che riportava la notizia come: "Moggi chiede a Dattilo di dimezzare l'Udinese, Dattilo ubbidisce e fa una strage di cartellini"... ecco, prendete quel giornale o quel sito e bollatelo come FALSO.
perchè chi scrive quelle cose è falso e sa di esserlo.

[peraltro, se vi ricordate la vicenda, direi che 8 ammoniti e 1 espulso furono sanzioni LEGGERE]

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DONDARINI
Eccoci qua, l'intercettazione che più di tutte ha fatto venire i pruriti ai doriani: Pairetto che dice a Dondarini di arbitrare pro-Juve? ma non scherziamo.
ritorniamo alla richiesta di archiviazione:

Per una di queste invece, e precisamente la partita Sampdoria-Juventus del 22.9.04 si sono registrate conversazioni sia prima che dopo la partita non solo tra MOGGI e PAIRETTO ma anche tra PAIRETTO e l'arbitro DONDARINI, per tale gara designato: quindi, uno spaccato di conversazioni ampio, su cui bisogna soffermarsi per trarne le conseguenti valutazioni probatorie.

La prima conversazione intercorre il 20.9.04 alle h.10.11 tra MOGGI e PAIRETTO:
Pairetto: pronto
Moggi: Gigi?
P: si
M: ma che fate adesso i sorteggi?
P: si adesso
M: ma per mercoledì per tutto?
P: si si per mercoledì solo che non ho la... è a casa
M: uhm va bè
P: comunque abbiamo impostato adesso... bene stiamo definendo è tutto ok
M: eh va bene
P: è tutto ok eh
M: ci sentiamo
P: ed è tutto avanti si
M: ci sentiamo dopo
P: si a dopo ciao

E' agevole l'interpretazione di tale telefonata, soprattutto dopo aver appreso le modalità delle designazioni arbitrali per le partite di campionato.
In essa MOGGI si informa con PAIRETTO se hanno già effettuato i sorteggi degli arbitri, ed in effetti esaminando la documentazione acquisita risulta che proprio il 20 settembre fu effettuato il sorteggio per la giornata di partite infrasettimali di mercoledì 22.
Traspare chiaramente l'interesse di MOGGI di sapere quale sarà l'arbitro designato, ma preme rilevare come in tale dialogo non vi siano richieste del MOGGI a PAIRETTO di designare un arbitro specificamente individuato, né in particolare DONDARINI.
Del resto, esaminando sempre la documentazione acquisita, per tale partita ben difficilmente sarebbe stato possibile per PAIRETTO effettuare una designazione "pilotata" verso DONDARINI, attraverso il meccanismo delle preclusioni: infatti, in tale giornata la partita Sampdoria-Juventus era nella griglia A formata da 5 partite e vi era solamente un arbitro tra quelli abbinati alla griglia precluso (Rosetti). Quindi, per il sorteggio, la scelta poteva indifferentemente cadere su DONDARINI come sugli altri tre arbitri non preclusi (Bertini, Paparesta, Racalbuto).

[E fin qua ci siamo: Dondarini non fu "pilotato" da Pairetto.
ma il bello deve ancora venire...]

Il giorno dopo, 21 settembre alle h.15,14, e quindi il giorno prima della partita, viene registrata la seguente conversazione tra PAIRETTO e DONDARINI:

Pairetto: pronto
Dondarini: Gigi sono Donda
P: ciao Donda come stai
D: ti disturbo?
P: no
D: tutto bene ecco
P: bene si tu?
D: bene molto m'ha telefonato Manfredi adesso
P: uhm
D: e mi ha chiesto un po' di dati eh
P: eh mi raccomando
D: eh si lo so
P: mi raccomando domenica che non ci salti tutto
D: mercoledì domani
P: si mercoledì ecco fai una bella partita tutta sai che lì e sai che son sempre
D: eh son particolari
P.: eh infatti infatti
D: si si si no bisogna fare
P: quindi
D: con cinquanta occhi bene aperti
P. come
D: con cinquanta occhi aperti
P: eh bravo per vedere anche quello che non c'è a volte
D: si
P: (risatina) quindi veramente ti dico eh
D. bon
P: non ho bisogno di dirti niente ecco
D: no no
P: so che arbitrerai benissimo
D: buona compagnia con Micola ottino
P. si infatti
D: quindi dai
P: infatti infatti
D: tutto alla grande
P: bene bene
D: niente poi dai
P: ecco perché
D: si assolutamente
P: siccome io sono uno che ha insistito molto su
D: si lo so
P: su questa cosa con tutti
D: ci mancherebbe
P: e allora ecco non facciamo subito che si dica ah bene complimenti per te
D: bella roba
P. per le scelte eh
D: eh infatti
P: pronti via complimenti per le scelte
D: vero vedrai che non vi deludo
P: no no son sicuro no no
D: non ci son problemi
P: so di aver puntato bene
D: niente non so cosa dire sinceramente sono senza parole quindi ti ringrazio
P: niente fai bene bene bene tanto mercoledì questo è il miglior ringraziamento
D. perfetto
P: che si possa avere
D. perfetto va buo
P: eh
D: apposta prima mi ha detto Manfredi di non dire niente a nessuno
P: no no assolutamente proprio assolutamente
D: bon a posto neanche con Ale o posso dir qualcosa a Ale
P. ma con Ale non c'è problema
D: perfetto
P: raccomandandoti che non
D: ci mancherebbe
P. lui non è uno che non dice un cazzo quindi
D. con lui si può dire va bene
P: eh
D: perfetto va bene eh niente poi magari domani ti do un colpo di telefono nel pomeriggio così
P. si si si
D: prima della gara dai
P: dai
D: visto che è andata bene domenica scorsa ti chiamo anche domani ok
P: bene
D: grazie Gigi
P: ou
D: grazie mille
P: davvero sai che son lì con te
D. si lo so
P. ci sentiamo
D. lo so guarda veramente non ho parole
P: ok
D: grazie mille
P: a presto ciao ciao


Poiché alcune delle frasi comparenti in tale conversazione sono apparse allo scrivente mal aderenti alla partita Sampdoria-Juventus, come quelle relative agli spropositati ringraziamenti per tale designazione (visto che pacificamente DONDARINI già in altre occasioni aveva diretto sia la Juventus sia altre partite di cartello), questo ufficio, rammentando a memoria (derivante da quotidiana lettura di giornali sportivi) che in quel lasso di tempo il DONDARINI aveva ricevuto o ottenuto "qualcosa", interpellava in proposito la Federazione Italiana Giuoco Calcio per sapere "se in periodo immediatamente (o di poco) precedente la data del 21 settembre 2004 l'arbitro DONDARINI Paolo, inserito nel gruppo degli arbitri delle gare professionistiche di serie A e B, abbia ricevuto un qualche premio o una qualche promozione (o sia stato proposto in tal senso) per iniziativa della Federazione Italiana Giuoco Calcio o del Settore Arbitrale della medesima Federazione)". Il Presidente della Federazione così testualmente rispondeva in data 27 maggio 2005: "Ogni anno nel mese di Settembre-Ottobre, l'Associazione Italiana Arbitri della Federazione Italiana Giuoco Calcio, invia alla FIFA i nominativi degli arbitri internazionali per l'anno solare successivo. - La scelta da parte dell'AIA avviene su proposta degli organi tecnici arbitrali che operano nei campionati della Federazione: serie A e B, calcio a Cinque e calcio Femminile. Il Presidente federale viene informato tramite la Segreteria federale ed esprime il proprio assenso. - Per quanto riguarda gli arbitri per il 2005 la lista è stata inviata alla Segreteria federale da parte del Presidente dell'AIA il giorno 20 settembre 2004. In tale lista, per la prima volta, veniva incluso l'arbitro Dondarini (il grassetto è dello scrivente) per rimpiazzare l'arbitro Bolognino che terminava l'attività internazionale per limiti di età. Nello stesso giorno è stata trasmessa al Presidente federale che ha espresso il suo assenso per le vie brevi al Segretario Generale. Nei giorni successivi l'AIA ha inviato la lista alla FIFA tramite il sistema telematico. Allego copia di ricevuta del fax" (ed in effetti è stato allegato il fax diretto al Presidente della FIGC alle ore 17.57 del 20 settembre).
Alla luce di tale precisazione, il contenuto della conversazione appare di solare luminosità.
Dondarini, che ha saputo da Martino Manfredi dell'inserimento del suo nome nella lista degli arbitri internazionali da proporre alla FIFA, riferisce a Pairetto che lo stesso Manfredi gli ha richiesto "un po' di dati" (evidentemente da trasmettere agli organi competenti per la nomina); e PAIRETTO gli raccomanda di arbitrare bene la partita successiva (che, tra l'altro - prima di essere in ciò corretto dallo stesso DONDARINI - colloca alla domenica successiva anziché al mercoledì infrasettimanale: segnale inequivoco che a tutto pensava Pairetto fuor che alla partita Sampdoria-Juventus e che non era quello l'oggetto della conversazione) perché "non ci salti tutto" e cioè la designazione ad arbitro internazionale ("mi raccomando domenica che non ci salti tutto"). Come accennato, è Dondarini che corregge Pairetto sulla data del prossimo incontro spiegandogli che la partita successiva non è domenica, ma mercoledì ma senza neppure un cenno a quale sia la partita. Ed è allora che il Pairetto si dilunga a raccomandargli di arbitrare bene (proprio perché è in vista la nomina ad arbitro internazionale): "mercoledì ecco fai una bella partita tutta sai che lì e sai che son sempre particolari..." (sottinteso, e chiedendo scusa per la terminologia, che peraltro è quella corrente per esprimere il concetto: "quelli che fregano") con la conseguenza che, per via di questi "particolari", "bisogna fare con cinquanta occhi bene aperti..." "bravo, per vedere anche quello che non c'è a volte", per concludere quindi momentaneamente il discorso con la profezia: "quindi veramente ti dico eh... non ho bisogno di dirti niente ecco... so che arbitrerai benissimo". In questo contesto, è evidente che l'unica frase che, nell'ottica di una esasperata... cultura del sospetto, potrebbe essere "incriminata" e cioè quella in cui si dice che bisogna tenere cinquanta occhi aperti "per vedere anche quello che non c'è a volte" viene ad esprimere il seguente concetto: occorre porre la massima attenzione e concentrazione nell'arbitraggio anche se poi "a volte", così facendo (e cioè guardando con "cinquanta" - e non con soli due - "occhi bene aperti") si finisce per vedere, "a volte" "anche quello che non c'è". E tuttavia, anche con questo rischio, bisogna tenere aperti "cinquanta occhi" perché sono poi i "particolari quelli che ti fregano" (e cioè ti fanno fare brutta figura).
La conferma di questa interpretazione viene da tutto quel che segue.
E cioè, prima di tutto, dal Pairetto che si raccomanda che Dondarini gli faccia far bella figura (presso la FIFA) dato che lui (PAIRETTO) "ha insistito molto" (per la designazione di DONDARINI) e non vorrebbe poi che si facesse del sarcasmo sul suo conto dicendogli (evidentemente in caso di cattivo arbitraggio): "ah bene, complimenti per te... bella roba ... per le scelte. ... Pronti via, complimenti per le scelte" (frase, quest'ultima, riproducente gli ipotetici sarcasmi cui - in caso di cattivo arbitraggio di Dondarini - sarebbe andato incontro il Pairetto perché la sua indicazione per gli arbitri internazionali si sarebbe dimostrata sbagliata fin dalla partenza ("pronti, via").
E poi dal Dondarini che si profonde in promesse e ringraziamenti: "vedrai che non vi deludo...(sc: te e gli altri che mi hanno designato)... non so cosa dire, sinceramente sono senza parole quindi ti ringrazio".
E poi ancora dal Pairetto che, dopo le ironie, manifesta tutta la sua fiducia: "so di avere puntato bene... fai benebenebene tanto mercoledì questo è il miglior ringraziamento".
Ed infine, la dimostrazione che l'oggetto della conversazione è esclusivamente l'inserimento del Dondarini nell'elenco degli arbitri internazionali per il successivo anno solare la si ottiene dalle ulteriori raccomandazioni di "non dire niente a nessuno": raccomandazioni che hanno un senso se rapportate ad una designazione (ad arbitro internazionale) che era stata richiesta ma non ancora effettuata (dalla FIFA) ma non ne avrebbero alcuno per una designazione ad arbitrare una partita per la quale non vi era nessun mistero da nascondere.
E quindi si tratta di conversazione assolutamente... innocua (anche nell'ottica della peggior cultura del sospetto) perché di Sampdoria - Juventus non si parla proprio e, men che meno, si parla o si accenna ad un arbitraggio di favore per la Juventus.

[UNA CONVERSAZIONE INNOCUA. non serve aggiungere altro, ha detto tutto il PM.
andiamo avanti]

Il 22 settembre la partita Sampdoria-Juventus termina con la vittoria della Juventus per tre a zero, uno dei tre gol segnati su rigore-molto contestato-concesso dall'arbitro DONDARINI per un fallo sul giocatore della Juventus Emerson.

[e qua intervengo io: con tutte le altre tifoserie d'Italia ci sarebbe da rinfrescare la memoria, ma qui sto parlando a genovesi e sampdoriani, quindi... quel rigore famoso su Emerson ve lo ricorderete, no? probabilmente eravate allo stadio.
Ora, sinceramente, era o non era un rigore grosso come una casa?
Date una risposta sincera, poi guardate la foto del fallo di Falcone, e rispondete di nuovo: era rigore? se la risposta è "no", sinceramente mi cadono le braccia.]

Il giorno dopo, 23 settembre h.8,27, si registra la seguente conversazione tra DONDARINI e PAIRETTO, molto importante per verificare la possibile frode sportiva, ossia la possibile consapevole concessione da parte del DONDARINI in mala fede del rigore, per far vincere la Juventus e così alterare il risultato, di intesa con PAIRETTO a sua volta di intesa con i dirigenti juventini

Pairetto: pronto?
Dondarini: Gigi?
P: Ciao Donda
D: Ciao Buongiorno
P: Come va?
P: Allora?
D: Eh bella battaglia hai visto?
P: Minchia
D: orca miseria ma questi erano da fuori di testa
P: come?
D: erano fuori di testa questi della Sampdoria
P: quelli della Samp eh?
D: Mamma, guarda ti giuro se non c'erano i giocatori della Juve che mi aiutavano io non so come finiva questa partita perché erano veramente... ma dall'inizio, dal primo minuto...
P: si si ma questi sono sempre tutti fuori
D: poi sai ho dovuto dare quel rigore lì
P: si
D: guarda che è di un netto Gigi
P: si ma ci credo perché poi dalla vostra posizione
D: e non basta poi cosa succede che Emerson non si butta Emerson cerca di andare via allora praticamente il difensore che lo trattiene cade e cadendo se lo trascina giù abbracciandolo di nuovo cioè non lo ha nemmeno mollato mentre cade ed infatti lo tira giù praticamente facendo andare Emerson all'indietro Emerson mi guarda subito come per dire "oh ma questo è rigore" io tranquillamente fischio e indico il rigore. Solo che sai li non ha capito niente quasi nessuno sul momento soprattutto il pubblico quindi la tensione è stata quella ovviamente di polemizzare con l'intervento ma è un rigore cioè per fortuna che mi hanno detto che c'è l'inquadratura di dietro la porta che fa vedere che è nettissimo
P: infatti l'hai anche ammonito tu
D: si si
P: subito
D: subito guarda non parlare neanche perché
P: si si
D: e niente poi la partita ovviamente è stata posta
P: tutta in salita
D: in salita e però
P: tra attacchi queste... guarda sono una cosa
D: guarda ho dovuto sopportare perché se no...
P: si si
D: si ho dovuto, ho cercato di non infierire perché questi erano... cerca di... non erano sereni dall'inizio per cui...
P: si si ma vanno sempre in campo mai sereni contro le grandi squadre si sentono sempre vittima di tutto guarda sono incredibili
D: si veramente ma è una cosa vergognosa quella a questo punto cosa fai? Non puoi dare rigore perché è una grossa squadra ...(si accavallano voci)
P: ma vedrai anche in futuro quando avrai modo di farne ancora vedrai sarà sempre cosi ti devi già preparare psicologicamente
D: si si ma io me lo aspettavo poi eh perché ci mancherebbe
P: ma poi tu hai visto domenica hai espulso due sacrosanti no?
D: mamma mia
P: sacrosanti no?si piangevano addosso e dicevano che era stato fatto perché la partita dopo era contro una grande squadra no?
D: no no infatti infatti
P: ma tu pensa due due espulsioni di Airoldi ma non chiare strasolari
D: certo, ma io ti dico io ho cercato di... di far si insomma che la partita andasse a quella fine
P: poi combinazione non conterà un cazzo ma quella alla fine quell'episodio
D: ma tu hai visto? Hai capito cos'è successo li alla fine?
P: ma tu cos'avevi dato? Rigore?
D: no io mi sono guardato in giro per sapere se era angolo o se era rinvio e lui mi ha indicato rigore
P: ma chi?
D: io ho fischiato... Ambrosino
P: ha indicato rigore?
D: lui mi ha dato rigore ed io ho fischiato rigore dopo di che mi ha richiamato mi ha detto "Donda scusami ho fatto una grande cazzata non dare rigore perché facciamo una troiata mai vista"
P: era calcio d'angolo infatti
D: e infatti fa "guarda che ha preso la palla scusami istintivamente ti ho indicato rigore ma guarda è angolo" allora sul 3 a 0 gli ho detto "Marcello ma oramai diamo rigore" fa "no no guarda assolutamente non darlo perché non è rigore facciamo una figura di merda" a quel punto l'ho visto talmente convinto
P: ma roba da pazzi
D: oh diamo il calcio d'angolo però immagina la figura che facciamo
P: eh che non era rigore eh
D: ma scherzi? Ma l'ho rivisto
P: ah ecco
D: ma come fa ad avergli dato rigore? Infatti lui poverino era mortificato e Paolo ieri sera mi fa "ma lì cos'è successo?" guarda Paolo che li purtroppo che lui mi ha segnato rigore poi mi ha richiamato dicendo che si era sbagliato clamorosamente ed infatti poi anche Marcello ha voluto parlare e poi Paolo mi ha detto guarda forse è meglio che diciamo che tu avevi dato ragione e lui invece ti ha fatto poi cambiare idea per un discorso di collaborazione
P: ma a me non sembra mica logico così
D: ah lo so
P: no no ma non scherziamo perché ti devi prendere tu la responsabilità
D: no ma con Paolo io non è che gli dico no Paolo adesso tu dici così guarda adesso valutate voi cosa è meglio fare però
P: diciamo che ha fatto il segnale sbagliato lui e poi si è reso conto di aver fatto un segnale sbagliato ed ha detto che aveva preso la palla piena ma non scherziamo tu l'hai dato... ma fai la figura di merda tu
D: ma no anche perché io ti dico ho visto l'immagine ma si vede chiaramente che lo fischio dopo tre secondi quando la palla è gia fuori cioè hai capito non
P: eh
D: ma infatti anche Marcello era diceva guarda non è giusto che diano la colpa a te ho sbagliato io guarda non c'è problema insomma poi alla fine è stata la soluzione migliore o diciamo che io ho interpellato il suo gesto e dopo insomma...
P: il solito giro non scherziamo
D: vedi tu cosa si può fare peccato perché insomma è stato un episodio che non è stato bello
P: se non c'era era meglio certo
D: eh sicuramente meglio di così cosa potevo fare?
P: chiaro
D: anche perché ti dico è stato un tranquillissimo rigore al novantesimo su 3 a 0 no
P: si si
D: poi Ambrosino strano
P: però meglio non averlo dato ti dico la verità
D: no no ma lo so eh lo so cazzo... e quindi
P: vabbuono
D: insomma alla fine credo di esserla riuscita a portarla via limitando un po' i danni
P: si si non era facile non era facile
D: no infatti infatti... non so tu l'hai vista tutta?
P: si qualche spezzettane no ma insomma in linea di massima quasi tutta
D: c'è qualcosa che mi devi dire?
P: ma ti dico la verità guarda quando è così diventa difficile perché io so che a volte bisogna anche gestire perché cosa ti dico bisogna cacciare via Fracchia?
D: ah lo so cioè come fai?
P: cioè se vediamo solo le immagini Fracchia era da inculare
D: si si vai a peggiorare
P: appunto per questo ti dico che è difficile
D:...è stato contento per esempio della partita mi ha detto guarda abbiamo dimostrato grande maturità mi diceva una partita ai limiti delle possibilità fin dall'inizio sei stato bravo questo dal suo punto di vista poi chiaro che fai degli errori cioè
P: certo è normale
D: insomma poi alla fine è andato tutto bene
P: certo
D: eh così dai ci vediamo stasera
P: allora ci vediamo stasera Paolino ciao grazie
D: grazie a te ciao

Da tale conversazione, che riguarda come ovvio i commenti dei due su tutto l'andamento della partita dal punto di vista delle difficoltà arbitrali (possibili espulsioni, comportamenti dei calciatori, un altro possibile rigore sul 3-0 ecc..), si parla esplicitamente del rigore fischiato a favore della Juventus, e se ne parla - si ripete- tra due persone che non hanno alcun motivo per pensare di essere telefonicamente intercettati, e che quindi si esprimono liberamente.
E, dal dialogo, emerge in modo nitido che DONDARINI ha concesso il rigore alla Juventus in buona fede, convinto cioè che il rigore c'era, e non per volutamente alterare il risultato a favore della Juventus: dato, questo, del tutto distonico rispetto alla logica sequenza probatoria che dovrebbe sussistere per ritenere essere avvenuta una frode sportiva, sulla base di quanto si era osservato trattando della interpretazione da dare alla norma.

E allora, ferme restando tutte le perplessità che suscita l'eccessiva contiguità tra il designatore arbitrale PAIRETTO ed i dirigenti della Juventus, rimane la considerazione -obbiettiva- che di quattro partite di campionato giocate ad intercettazioni in corso, e quindi possibili oggetti di frode sportiva, su tre non si sono registrati commenti di alcun genere idonei a supportare l'ipotesi di reato, e su una - appunto Sampdoria-Juventus - sono state invece registrate significative conversazioni tra tutti i protagonisti della ipotizzata possibile frode, ma da esse non solo non si traggono riscontri alla ipotesi investigativa, bensì piuttosto elementi di prova di segno contrario.

Il discorso è sempre quello: dalle intercettazioni non solo non emergono prove contro la Juve, ma il contrario!!! Più si va avanti con le intercettazioni, e meno plausibili appaiono le accuse.
In particolare, però, dall'intercettazione di Dondarini si legge dell'altro:
Sin dal giorno prima della partita si preoccupa dei doriani che "son sempre particolari" (cioè dei cagacazzo, tanto per dirla tutta). Dopo la partita conferma che "sono dei fuori di testa" "dall'inizio, dal primo minuto"... dopo il rigore la partita si mette in salita, i doriani impazziscono e lui non solo non prende provvedimenti, ma ammette "ho cercato di non infierire" e Pairetto conferma "anno sempre in campo mai sereni contro le grandi squadre si sentono sempre vittima di tutto guarda sono incredibili", e Dondarini si lascia andare:
"a questo punto cosa fai? Non puoi dare rigore perché è una grossa squadra"
Cioè, il rigore era sacrosanto, lui l'ha visto, ma aveva paura a darlo perché sapeva che i doriani avrebbero fatto le peggiori sceneggiate (come in effetti è successo). per non parlare di quello che succede verso la fine (vi ricordate? intervento netto sul pallone di uno juventino - mi pare zambrotta - in un contrasto, palla in angolo, il guardalinee indica rigore, poi ci ripensa): Dondarini vede che non è rigore, resta interdetto quando il guardalinee prima gli dice rigore poi gli dice subito "no no ho sbagliato, se dai rigore facciamo una cazzata", e lui tant'è per un momento rimane nel dubbio se darlo lo stesso (PUR SAPENDO CHE NON C'ERA) perché "tanto era un 3-0 tranquillissimo", quindi per evitare ulteriori incazzature di giocatori e tifosi.
Ma ci rendiamo conto?

Non solo questo poveraccio non è pagato Juve, non solo non ha sudditanza a favore della Juve,: un rigore giusto a favore della Juve HA PAURA DI FISCHIARLO, un rigore che non c'è a favore del Doria LO STA QUASI PER DARE.
Ripeto, ma ci rendiamo conto?
E leggendo queste cose, leggendole fino in fondo, c'è ancora qualche doriano che è convinto che dalle intercettazioni si veda che l'arbitro era stato mandato apposta da Pairetto per far vincere la Juve?

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PAIRETTO e BERGAMO

In molti dicono "e vabbe', anche se le partite rubate non ci sono comunque non va bene che Moggi abbia questa confidenza con Pairetto, che è designatore e quindi imparziale".
Giusto? Sbagliato. Perché Pairetto non era imparziale, non doveva esserlo, e lo si è sempre saputo.
Mi spiego meglio:
Vi ricordate perché si arrivò
al doppio designatore? "che cosa" era in realtà il doppio
designatore?

Juve e Milan da una parte, e le altre "cinque sorelle" dall'altra, non
riuscivano a mettersi d'accordo su un nome imparziale... allora
decisero di fare una bella schifezza all'italiana: non riusciamo a
metterci d'accordo su un designatore imparziale? benissimo, ne
mettiamo DUE PARZIALI, uno per parte.

insomma, Pairetto era il designatore "della Juve e del Milan", Bergamo
era il designatore "di Roma, Lazio, Inter ecc".
NON ERANO SUPER PARTES, ERANO DI PARTE:
Milan e Juve si rivolgevano a
Pairetto, le altre a Bergamo. poi Pairetto e Bergamo discutevano tra
loro e vedevano di trovare soluzioni decenti.

lo si è sempre saputo, nessuno lo ha mai nascosto.. e le
intercettazioni lo confermano perfettamente! perché Moggi è sempre
gentile e zuccheroso con Pairetto ("Gigi è una bomba"), il "suo"
designatore, e sempre furibondo e denigratorio nei confronti di
Bergamo ("Atalanta"), il designatore "avversario".
peraltro, ci sono altri elementi in questa direzione: ecco una notizia di cui nessuno ha mai parlato.
Succede che ci sono intercettazioni di altre procure secondo cui Sensi si comportava con Bergamo esattamente come Moggi si comportava con Pairetto... perché? Perché Bergamo era "il suo designatore"...

Era una soluzione schifosa? E' vero, ed in effetti appena si è potuto è
stata cambiata, ma... la situazione era quella: c'erano due designatori
"di parte", poco imparziali e molto accondiscendenti con i loro "grandi elettori".





LEGGI TUTTO

mercoledì, maggio 10, 2006

Dunque, su gentile richiesta di Diso, ecco qua un po' di materiale per farsi una idea chiara su cosa c'è veramente alla base dello scandalo-intercettazioni.






Cronologia essenziale:
Durante le indagini del processo-Agricola, vengono intercettati anche i dirigenti Juventini. gli inquirenti allora dividono le due inchieste, e intercettano i cellulari di Moggi, Giraudo e Pairetto per tre mesi (Luglio-Agosto-Settembre 2004), ipotizzando associazione a delinquere, frode sportiva, corruzione di pubblico ufficiale (Pairetto).

L'immensa mole di materiale archiviato viene vagliata per mesi, e alla fine il Procuratore Capo di Torino (la stessa procura di Guariniello, tanto per intenderci, quindi non certo una Procura "amica" della Juve) decide di archiviare tutto quanto.
Tanto per intenderci, per chi non è addentro alle questioni giuridiche: non è come una assoluzione in un'aula di tribunale, in cui il Giudice sente i motivi per cui dovrebbe condannare e quelli per cui dovrebbe assolvere, e poi decide; è molto di più: è lo stesso "accusatore" che riconosce di non avere elementi nemmeno per iniziare un processo.

tutto nasce da qua, dalla richiesta di archiviazione, che in un modo o nell'altro arriva ai giornali (e anche qua ci sarebbe da discutere, ma verrebbe troppo lunga); tutte le intercettazioni, tutto quello che si è detto e scritto in questi giorni, parte da qua. e già è ironico che giornali e giornalisti parlino di condanne quando il soggetto che dovrebbe far partire tutto riconosce che... non c'è niente, e nei termini che vedremo dopo.

nel frattempo ci sono altre due indagini ancora in corso a Napoli e Roma sugli stessi argomenti, e con intercettazioni più ampie (sia nel tempo, perchè si estendono a tutto il 2005, sia nei soggetti, perchè intercettano non solo Moggi e Giraudo, ma dirigenti di svariate squadre di A): di queste dovrebbe essere comunicato qualcosa di ufficiale, si dice, attorno al 15 Maggio, ma sino ad allora sono coperte dal segreto istruttorio e quindi non se sa NIENTE: gli unici elementi di fatto sono quelli che provengono dalla richiesta di archiviazione, che è quindi al momento l'UNICA fonte attendibile.

La si può leggere qua, ma nel frattempo vi posto alcuni estratti:

[in riferimento alla durata delle intercettazioni e all'accusa di associazione per delinquere]

Per quanto riguarda la causale della chiusura delle intercettazioni, essa è dipesa dalla mancata concessione da parte del GIP di ulteriori proroghe richieste dal PM.
[il Giudice motiva così la sua decisione di non concedere ulteriori proroghe per le intercettazioni]
"... rilevato che dalle operazioni di intercettazione sin qui intercorse sulle utenze sopra indicate non sono emersi elementi di tale utilità all'accertamento della originaria ipotesi accusatoria da far ritenere la prosecuzione delle predette intercettazioni indispensabile ai fini delle indagini"
[il PM commenta]
Dopo tale provvedimento di rigetto da parte del GIP di ulteriori proroghe di intercettazioni delle utenze cellulari del MOGGI, sempre in data 8.9.04 veniva richiesta dal PM la intercettazione sia di quelle utenze cellulari utilizzate dal MOGGI, di cui come si è detto poc'anzi lo stesso giorno il GIP aveva negato la proroga, sia di altre utenze in uso al MOGGI, sia di alcune utenze sia fisse che cellulari in uso a GIRAUDO Antonio e a PAIRETTO Pierluigi Il reato per cui le intercettazioni venivano richieste era l'associazione a delinquere, finalizzata alla commissione di più reati di frode sportiva:
-Con provvedimento in data 9.9.04, il GIP respingeva la richiesta di intercettazione per insufficienza indiziaria in ordine alla sussistenza dell'ipotizzato reato di associazione per delinquere.
[...]
Ma soprattutto in motivazione il GIP si soffermava sulla reale valenza indiziaria degli indizi del reato di cui all'art.416 c. p., ritenuti privi non solo del carattere della gravità ma anche di quello della sufficienza (... ma soprattutto non possono ritenersi sussistenti sufficienti indizi in ordine al reato di associazione per delinquere.."), e ciò per mancanza di pressoché tutti gli elementi costitutivi della fattispecie
-----------------------------COMMENTO:
e uno: l'associazione a delinquere, in quelle intecercettazioni, NON
C'E'. mancano "pressoché tutti gli elementi costitutivi della fattispecie. punto.

[abbiamo visto che l'associazione a delinquere non c'è: e la corruzione di pubblico ufficiale?]
-Il giorno successivo,10.9.04, venivano dal PM richieste le stesse
intercettazioni, fondate sulle medesime conversazioni intercettate ed
indicate nella richiesta in data 8.9.04 (quindi esposte in sintesi
poc'anzi, e sui cui quindi più non si ritorna), ma con una diversa
qualificazione giuridica dei fatti: ossia ipotizzando la qualifica di
pubblico ufficiale del PAIRETTO e quindi ritenendo sussistente la
corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio
-In data 27.9.04 veniva chiesta la proroga del primo consistente
gruppo di utenze di cui era stata disposta l'intercettazione per
corruzione
-La richiesta veniva respinta dal GIP sotto il profilo della mancanza
dei gravi indizi di sussistenza del reato di corruzione,
sottolinenandosi nel provvedimento in data 27.9.04 che "alla luce
degli esiti delle intercettazioni telefoniche sin qui disposte e
svoltesi su un considerevole numero di utenze telefoniche in uso agli
indagati, il quadro indiziario sulla cui base era stato emesso il
provvedimento autorizzativo pare essersi indebolito", non ravvisando
il Giudice (per le ragioni che più avanti si vedranno) alcuna
significativa rilevanza probatoria agli episodi cui sopra si accennava
emersi nei primi 15 giorni di intercettazione per corruzione (anzi, si
potrebbe dire assumendo gli stessi una valenza in senso contrario alla
ipotesi di reato per cui procedeva, tale cioè da indebolire il quadro
indiziario emerso sino a quel momento)

-----------------------------COMMENTO:
nota bene: non solo le intercettazioni non lasciano intendere nessun
elemento di corruzione, ma PIU' SI VA AVANTI A LEGGERLE E PIU'
L'IPOTESI STESSA SI INDEBOLISCE!!!
ci rendiamo conto?

[sulle "designazioni pilotate" degli arbitri europei]
-Le designazioni vengono effettuate dalla Commissione arbitrale UEFA
e, a differenza di quanto avviene per le partite del campionato
italiano (sulle quali, vedi infra), si tratta di designazioni del
tutto discrezionali, nel senso che i designatori non effettuano alcun
sorteggio. Della commissione, di cui PAIRETTO è vice-presidente mentre
presidente è un tedesco, fanno peraltro parte più commissari, di
nazionalità diverse, essendo PAIRETTO il rappresentante italiano.
-Quindi, salvo ipotizzare che PAIRETTO sia riuscito "di fatto" a far
prevalere la sua volontà in ordine alla designazione di un arbitro
"compiacente" per la Juventus a tutti gli altri commissari, pare
alquanto limitata per tali partite la possibilità del PAIRETTO di
pilotare le designazioni arbitrali, in violazione ai propri doveri di
imparzialità e correttezza, verso un ben determinato arbitro.
-Dialogo quindi da cui si desume, da un lato, che l'arbitro non era
stato previamente "individuato" dal PAIRETTO previa intesa con MOGGI,
e dall'altro che le rassicurazioni circa la "bontà" dell'arbitro
fornite dal PAIRETTO in questa occasione non attengono al fatto che si
tratti di un arbitro "compiacente" per la Juventus, ma più
semplicemente che trattasi di arbitro di elevata professionalità (non
altrimenti potendosi interpretare la frase "è uno dei primi")

[qui è sin troppo chiaro, non servono nemmeno commenti: leggendo le intercettazioni si vede che Moggi si lamenta dell'arbitro dell'andata contro il Djurgarden, e chiede che Pairetto faccia pressioni affinchè quello del ritorno sia migiore: però
a- Pairetto in realtà non designa nessuno a livello internazionale, lui è lì come rappresentante dell'Italia e quindi dice la sua, ma gli arbitri li decidono altri...
b- ed infatti non viene designato, per il ritorno, l'arbitro "preferito" da Moggi (Cardozo) bensì un altro che "gli sta sul cazzo" (Graheme Poll). quindi non c'è designazione pilotata, non c'è niente di niente.]

[più in generale, sul discorso della corruzione, il PM spiega che perchè ci sia corruzione non basta l'apparenza, ci vuole anche qualche indizio di un PAGAMENTO, sotto qualunque forma. e viene fuori che]
-E, comunque, decisivo è il rilievo che in seguito a tale dialogo, e
più in generale in tutto il corso delle intercettazioni(che, come
ricordato in premessa, sono state decisamente "intense", riguardando
una molteplicità di utenze in uso agli indagati e per un periodo
significativo di tempo), non è mai stato registrato alcun accenno al
fatto che i vertici dirigenziali della Juventus abbiano corrisposto
somme di denaro o altre utilità a PAIRETTO.
insomma, vengono intercettati SEMPRE, dicono di tutto, ma non si parla MAI di compensi... tranne che in una occasione... o forse no?
-In effetti, vi è una sola occasione in cui MOGGI si adopera su
richiesta di PAIRETTO per procurare un bene materiale, di rilevante
valore economico, ossia una automobile Maserati, ma le numerose
intercettazioni che riguardano tale episodio consentono di
ricostruirlo in modo del tutto chiaro, ed al contempo di escludere che
tale automobile sia stata direttamente consegnata al PAIRETTO e più in
generale che il MOGGI abbia consentito al PAIRETTO o a terzi di
conseguire un beneficio economico.
-In conclusione, quindi, non può che aderirsi alla valutazione già
espressa dal Giudice sulla inidoneità degli elementi di prova
acquisiti in ordine alla sussistenza del reato di corruzione: "...
l'ipotesi accusatoria che aveva legittimato l'adozione del
provvedimento autorizzativo con riferimento alla possibile sussistenza
della promessa di denaro o altra utilità, non ha trovato alcun
riscontro, non potendosi ritenere tale il presunto intervento da parte
di MOGGI per anticipare la consegna di una autovettura Maserati
destinata a conoscenti di PAIRETTO (autovettura regolarmente pagata
dagli acquirenti) e non essendo emersi altri colloqui rilevanti in tal
senso.." (così, testualmente, il GIP nel provvedimento 27.9.04 di
rigetto della proroga delle intercettazioni).
-----------------------------COMMENTO:
questa parte è molto importante, perchè permette di fare una prima, netta scrematura tra i giornalisti che hanno detto la verità e i giornalisti che stanno dicendo il falso: quante volte avete sentito dire che in una intercettazione Moggi "promette una Maserati a Pairetto"?
Bene, non è successo niente di tutto questo: come dice il PM, Pairetto chiede a Moggi un aiuto per "saltare" la lista d'attesa... ma dalle indagini è emerso che quella macchina Pairetto se l'è presa e se l'è pagata!!! nessuna macchina regalata. nessuna promessa di denaro.
mi verrebbe da dire: niente di diverso da quando Fabio chiede a Belme se gli trova una macchina. niente. niente.

[ricapitolando: associazione a delinquere, no. corruzione, no.
e la frode sportiva,? dei tre è il reato più "facile" da imputare a Moggi, perché basta poco e niente per "attivarlo"; di conseguenza, questa è forse la parte più interessante]:
-Perché si possa ritener sussistente il reato, perché si possa parlare
di alterazione del corretto svolgimento di una partita di calcio, non
è sufficiente la prova che sia stato scelto da PAIRETTO per una
partita della Juventus un arbitro (o un assistente) in modo
fraudolento, ossia aggirando le metodologie dei sorteggi, ma va anche
provato che quell'arbitro (o quell'assistente) è stato scelto perché
era disponibile volutamente ad alterare il risultato (ad esempio
consapevolmente essendo disponibile a concedere a favore della
Juventus un rigore che sa esser inesistente; o, nel caso
dell'assistente, ad esempio consapevolmente essendo disponibile a
segnalare all'arbitro in caso di goal di squadra avversaria della
Juventus un fuorigioco inesistente), indipendentemente poi dal fatto
che il risultato sia stato effettivamente alterato
-data la presenza di un notaio e di un giornalista (mai lo stesso per
ogni sorteggio) pare fortemente improbabile, se non del tutto
inverosimile, ritenere che i sorteggi fossero "truccati": ciò, si
ripete, per le stesse modalità con cui tali sorteggi avvengono, e
anche a prescindere sia dalla assenza di qualsivoglia riferimento in
tal senso emergente dalle intercettazioni sia da quanto dichiarato dai
testi FAZI e MARTINO in ordine alla regolarità dei sorteggi, per
quanto da loro direttamente osservato essendo gli stessi - come si è
ricordato - presenti durante la fase dei sorteggi.
-ncora, la possibilità per l'indagato PAIRETTO di alterare il
risultato delle partite scegliendo per le fasce di partite in cui
giocava la Juventus (logicamente, anche qui, facendo prevalere la sua
volontà su quella del co-designatore BERGAMO o di intesa con
quest'ultimo) esclusivamente arbitri compiacenti, pare analogamente
alquanto improbabile, atteso che il numero di arbitri abbinato alle
fasce di partite in cui ha giocato la Juventus è piuttosto elevato.

[e già qui è chiaro. ma ATTENZIONE, PERCHE' ORA ARRIVA LA PARTE PIU' INTERESSANTE:]

-Sotto questo profilo, pare allo scrivente che in tutta l'imponente
massa delle conversazioni intercettate emerga in verità un
atteggiamento integrante una sorta di "presunzione" o "complesso di
superiorità" che potrebbe suonare così: "noi siamo i più bravi, i più
forti, i più belli, i più tutto: ergo, non abbiamo bisogno di arbitri
compiacenti o di favori, ma solo di arbitri bravi, onesti e corretti,
che arbitrino secondo le regole... E così vinceremo". Ed in effetti
tutte le osservazioni, i commenti, le indicazioni (per le partite
amichevoli), i suggerimenti riguardanti gli arbitri sembrano porsi
sempre nell'ottica della ricerca dell'arbitro migliore per le partite
della Juve, dell'arbitro cioè che meglio garantisca il regolare
andamento ed il regolare esito della competizione sportiva.

In conclusione, quindi, e si ripete a prescindere da quanto dichiarato
dai testi FAZI e MARTINO che hanno riferito di nulla sapere in ordine
a eventuali designazioni di arbitri finalizzate a favorire la
Juventus, dalla oggettiva analisi della documentazione non solo non si
trae conferma alla iniziale ipotesi investigativa, ma al contrario si
traggono elementi probatori di segno opposto, indicativi della assenza
di irregolarità e di forme più o meno mascherate di designazioni
arbitrali pilotate da parte del PAIRETTO .
------------------------------------COMMENTO
insomma, non solo da tutta la massa delle intercettazioni non si
ravvisano elementi tali da ritenere colpevole Moggi, ma la verità è
ESATTAMENTE IL CONTRARIO: più si leggono le intercettazioni e PIU'
VIENE IN EVIDENZA LA REGOLARITA' DI TUTTA LA VICENDA.
non solo non ci sono prove per "inchiodare" Pairetto e Moggi, ma le prove che ci sono LI SCAGIONANO.



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martedì, maggio 09, 2006

VERITA' E GIORNALISMO

L'argomento "caldo" della settimana è sicuramente la questione Moggi-intercettazioni. ci sarebbero mille cose da dire, mille documenti da postare, mille bugie e falsi miti da sfatare... forse lo farò, forse no, però ogni tanto si vedono certe cose veramente incredibili:
questa la ricevo da un NG, e la rigiro immediatamente perché non ha bisogno di commenti, parla da sola:


La VERITA' (le dichiarazioni TESTUALI dell'arbitro De Sanctis nella sua conferenza stampa di ieri):

"Ci siamo sentiti in questi giorni così difficili, ci teniamo molto a far sapere che non siamo più disposti a questo massacro, perché noi sicuramente abbiamo sbagliato sul terreno di gioco mentre al di fuori non abbiamo mai sbagliato. Siamo sempre stati corretti e la nostra dignità è sempre stata la più alta. Tutti gli arbitri italiani, dal più piccolo al più grande, hanno correttezza e dignità, questo la gente non se lo deve dimenticare. "

Il GIORNALISMO (Mediavideo)

"Dopo lo scandalo delle intercettazioni telefoniche che ha coinvolto la classe arbitrale, sono proprio i direttori di gara ad insorgere e a chiedere maggiore rispetto. A parlare per tutti è l'"iridato" Massimo De Santis: "Non siamo disposti al massacro - ha detto - Abbiamo sbagliato [*] e siamo pronti a confrontarci con la giustizia ordinaria e sportiva".

Ecco, confrontate attentamente le due dichiarazioni, poi guardate nel punto in cui c'è l'asterisco e ditemi voi se "manca", casualmente, qualcosa.
sottotitolo: come distorcere la realtà per i propri fini. come prendere una affermazione decisa di assoluta limpidezza morale e trasformarla in qualcosa di totalmente diverso... e, più in generale, come tagliuzzare e decontestualizzare una frase per farla diventare un'altra frase, che però non è mai stata detta.

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sabato, maggio 06, 2006

I want to break free!!! (...revisited)

Andate un pò QUA e cercate la "sfida di lunedì" c'è una coppia di matti (todd & greg) che non solo hanno rifatto divinamente il video di I want to break free ma hanno anche avuto il coraggio di metterlo in rete...
...imperdibile

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06/05/2006
America West Arena, 201 W Jefferson St, Phoenix, ARZ

TONITE IZ DA NITE

Playoffs NBA, Gara 7: il punto di non ritorno, la gara senza un domani, do or die, "standoff in the desert"...



VS



nonché



VS



...MA SOPRATTUTTO




..."il Male" VS "il Peggio"... domani, alle 5 del mattino, ne resterà soltanto uno!!!

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VOLEVO DIRE 2 COSE

@ THB: mi dici quel sito di streaming di cui parlavamo ieri sera....grazie preparati per la tua razione finale di run&gun...

@ Giovanni: mi dici il sito per quelle cazzo di firme spocchiose da mettere nei forum... grazie.

Questo post è veramente arrogante, uso internet come fosse la mia segrataria ("mi sento un bonzo, il mio shaker è il mondo, perchè uso il cervello, ti preparo le mescolanze di gran qualità...)

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giovedì, maggio 04, 2006



Non vi ricorda un volto noto alla cumpa?





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